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Riace rinasce senza fondi pubblici grazie a una fondazione

Gen 12, 2019

Riace non muore. solo momentaneamente sospesa. Chiusa a seguito di una bufera giudiziaria che ha travolto il sindaco Mimmo Lucano – accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di corruzione – e ha azzerato 20 anni di accoglienza nel centro della Locride. Ma non ha cancellato il senso di quell’esperienza: Riace lancia uno sprar oltre lo sprar, senza fondi di ministero e prefettura. “ stato il vento” il nome della fondazione che far ripartire i progetti di inclusione nel borgo dell’accoglienza, a cominciare da febbraio.

“ stato il vento”

Presentata oggi a Caulonia, per consentire la partecipazione di Lucano, che ha divieto di dimora a Riace, l’iniziativa rimette in moto un processo di integrazione e di buone pratiche che negli anni passati ha fatto scuola in Europa. E che ha attirato su di s l’attenzione di mezzo mondo. Intorno a Lucano e al suo modello si stretta una vasta comunit internazionale. Il sindaco, sospeso dall’incarico, ha ottenuto cittadinanze onorarie dal Nord al Sud d’Italia. Ora il modello Riace oggetto di una ricerca condotta da un gruppo di studenti del Dams di Bologna che in questi giorni ha visitato il borgo e il villaggio globale, gli orti e il frantoio. L’idea dei docenti di insediare a Riace un laboratorio di antropologia culturale.

Riaprono le botteghe

Con la fondazione ripartiremo dalle botteghe, quella del cioccolato, del vetro, della ceramica, dei tessuti. I prodotti saranno distribuiti nel circuito di Atromercato, centrale di importazione del commercio equo e solidale, spiega Chiara Sasso, coordinatrice di Recosol, la rete dei comuni solidali. E punteremo sul turismo responsabile, con la comunit internazionale Longo Mai, da sempre impegnata in forme alternative di ospitalit. Hannes Reiser, uno dei fondatori della comunit, molto vicino a Lucano. Per essere operativi da subito, stato gi costituito un comitato al quale hanno aderito, a titolo personale, insieme a Chiara Sasso, Emilio Sirianni (Magistratura democratica), Livio Pepino (Gruppo Abele), Alex Zanotelli (missionario comboniano), Felicetta Parisi (pediatra impegnata in iniziative di solidariet al rione Sanit di Napoli), Barbara Vecchio (Longo Mai), Peppino Lavorato (ex sindaco di Rosarno) e Gianfranco Schiavone (Associazione studi giuridici sull’immigrazione).

Un milione di euro per l’accoglienza

Proprio Schiavone, che stato uno degli ideatori dello Sprar, guarda con ottimismo ai nuovi progetti per Riace. Anche grazie all’iniziativa della Regione Calabria che ha finanziato con 1 milione di euro la legge del 2009 sull’ “accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e lo sviluppo sociale, economico e culturale delle comunit locali”. Ispirata proprio al modello Riace, voluta dall’allora governatore Agazio Loiero, stata finanziata per la prima volta dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. un passaggio importante – precisa Schiavone – perch consentir a tutti i comuni con caratteristiche sociodemografiche adeguate di sostenere progetti di accoglienza.

Il nuovo “volo” di Wenders a Riace

In una regione, la Calabria, che gi conta ben 136 comuni inseriti nella rete del sistema nazionale di protezione: 3.726 i beneficiari, che rappresentano il 10% di quelli nazionali. E che dell’accoglienza ne ha fatto una vocazione: a Crotone, due giorni fa, un gruppo di cittadini si buttato in mare per soccorrere 51 curdi. L’Unhcr, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha elogiato la comunit calabrese. stato come 20 anni fa a Riace, quando un veliero carico di curdi rivers sulla riva 800 naufraghi. Subito accorse Wim Wenders, con le sue telecamere, per girare il cortometraggio “Il volo”. E ora torna, per un sequel con Lucano e Papa Francesco.

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