AGI – Un fatturato di 90,1 miliardi di dollari in crescita dell’8%, un utile per azione di 1,29 dollari e vendite per 11,5 miliardi di dollari contro i 9,36 miliardi previsti dagli analisti: tutti numeri al di sopra delle stime di Wall Street (risultati in controtendenza rispetto alle altre big tech). Praticamente tutte le divisioni di Apple, inclusi iPhone, Mac, servizi e dispositivi indossabili, sono aumentate anno dopo anno, ad eccezione dell’iPad (vendite 7,2 miliardi di dollari, le attese erano a 7,94 miliardi).
Nonostante la crescita su base annua, le entrate dell’iPhone sono state inferiori alle stime. È quanto emerge dai numeri della trimestrale diffusi ieri da Apple. “Abbiamo fatto meglio di quanto ci aspettassimo” ha dichiarato Luca Maestri, Chief Financial Officer della società. Le fluttuazioni valutarie hanno però avuto un impatto negativo sulla società, ha detto. Quest’anno il valore del dollaro è cresciuto rispetto alle altre valute, uno sviluppo che ha pesato sui risultati delle multinazionali come Apple. Un dollaro alto vuol dire che aziende come Apple che hanno sostanziose entrate estere, ottengono meno cash quando convertono. Per i consumatori invece aumenta il prezzo dei dispositivi acquistati in paesi al di fuori degli Stati Uniti.
Il caso iPhone
A convincere, ma non del tutto, è stato l’iPhone 14. Le vendite di iPhone del trimestre fiscale dell’azienda sono salite a 42,6 miliardi (le attese erano di 43,21 miliardi), in aumento del 9,7% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati, hanno sottoperformato (leggi non hanno sfondato) la gamma base degli smartphone di Cupertino: gli utenti hanno preferito i 14 Pro e 14 Pro Max. Le ragioni, secondo gli analisti, i telefoni Pro hanno un processore più veloce, un sistema di fotocamere aggiornato e una nuova interfaccia. Maestri ha però sottolineato che le vendite di iPhone hanno stabilito un record, migliorando del 10% rispetto al trimestre dell’anno precedente e superando le previsioni dell’azienda.
La spinta dei laptop
La compagnia guidata da Tim Cook ha riportato vendite di Mac per 11,5 miliardi di dollari, superiori alle stime degli analisti di 9,36 miliardi di dollari.
I dispositivi indossabili
I dispositivi indossabili Apple come AirPods e altri accessori hanno registrato vendite di 9,7 miliardi di dollari, leggermente oltre rispetto alle previsioni di Wall Street di 9,2 miliardi di dollari.
I servizi
Nel settore dei servizi (con i ricavi di App Store e Apple TV+), l’azienda ha registrato entrate per 19,2 miliardi di dollari (+5%), al di sotto però delle stime (20,10 miliardi di dollari): una crescita inferiore ai trimestri precedenti. Una decelerazione che, per Maestri, è legata alla debolezza del mercato della pubblicità e del gaming e agli effetti dei cambi. Apple a oggi dichiara 900 milioni di abbonati paganti ai suoi servizi, rispetto agli 860 del trimestre precedente.