• 6 Maggio 2024 7:39

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Prezzo benzina, sale ancora: primo calo dei consumi

Ago 27, 2022

I prezzi di benzina e diesel tornano a salire in tutta Italia, e arriva il primo calo dei consumi da febbraio 2021. Ad aggravare la situazione c’è anche una delle incombenze che maggiormente preoccupano gli operatori e le associazioni dei consumatori, e cioè la scadenza del taglio delle accise, prevista per il prossimo 20 settembre.

I prezzi alla pompa sono tornati a sfiorare 1,80 euro al litro: il prezzo medio praticato alle pompe di benzina self sale a 1,770 euro al litro, con il diesel che si assesta su una media di 1,802 euro al litro.

Benzina e diesel, prezzi ancora in aumento

Dopo il sospirato calo dei prezzi di diesel e benzina registrato all’inizio dell’estate, complici l’incremento di produzione deciso dai Paesi Opec+ e la decisione del Governo di tagliare le accise sui carburanti, i prezzi alla pompa sono tornati a salire molto velocemente.

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dal Ministero, il prezzo medio della benzina nel mese di luglio 2022 era di 1,968 euro al litro, mentre quello del gasolio si attestava su 1,927 euro al litro e quello del GPL auto su 0,824 euro al litro, in discesa di oltre il 2% rispetto ai prezzi folli del mese precedente. Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia, però, la flessione dei prezzi che si è registrata fino alla metà di agosto potrebbe essere stata solo temporanea: i prezzi sono tornati a salire, e anche in maniera veloce.

“Dopo un periodo di lenta discesa, i prezzi dei carburanti tornano a crescere in modo velocissimo”: è la denuncia di Assoutenti, che considera i nuovi rialzi “un pessimo segnale per i consumatori italiani e per l’intera economia”, che rischia di avere effetti a cascata sui prezzi al dettaglio e quindi sulla vita quotidiana dei cittadini.

Secondo i dati di Quotidiano Energia, il prezzo medio nazionale della benzina nei distributori self è salito da 1,766 a 1,770 euro al litro, con punte di 1,781 euro al litro per alcuni marchi, mentre il diesel è schizzato a 1,802 euro. Quanto al servito, i costi sono di 1,920 euro al litro per la benzina e di 1,945 euro al litro per il diesel (contro 1,918 euro della rilevazione precedente).

Anche il prezzo del metano continua a salire, e cresce l’allarme per la rete di distribuzione sul territorio: i prezzi praticati oggi per il metano auto sono ancora in salita, tra 2,438 e 2,872 euro al chilo. E si aspetta quella che da Assoutenti chiamano “la spada di Damocle del taglio delle accise”, che rischia di far schizzare i prezzi dei carburanti di nuovo oltre i 2 euro al litro.

Calano i consumi dei carburanti

“Gli effetti per i consumatori rischiano di essere devastanti” spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi ad ANSA, “perché la risalita di benzina e gasolio ha impatti diretti sia sui costi di rifornimento in capo alle famiglie, sia sui listini al dettaglio dei beni trasportati a partire dagli alimentari, che subiranno una nuova impennata nel corso dell’autunno”.

Il consumo dei carburanti è già diminuito: a luglio scorso i consumi di benzina e gasolio per autotrazioni hanno registrato il primo calo dal febbraio del 2021. Come precisa l’Unem – Unione energie per la mobilità, “la benzina totale ha mostrato una diminuzione del 2,1% (-16.000 tonnellate) rispetto a luglio 2021”, presentando comunque un aumento rispetto allo stesso mese del 2019.

Ciò è dovuto in buona parte all’aggiornamento del parco auto, che ha premiato l’alimentazione a benzina-ibrida rispetto al gasolio, che infatti ha “evidenziato per il secondo mese consecutivo una contrazione: -2,7% rispetto a luglio 2021”, con una diminuzione complessiva del 4,8% dei consumi di gasolio su rete rispetto al luglio 2019.

Anche le immatricolazioni calano rispetto a luglio 2021, e a farne le spese, oltre alle auto alimentate a diesel (-9,9%), sono quelle a metano (-69%) e le elettriche Bev +Phev (-20,3%). L’unico settore in cui il consumo è in netto aumento è, neanche a dirlo, quello del carburante per aerei, che fa registrare a luglio una crescita del +60% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

“Il fatto che un consumo obbligato come quello dei carburanti cali è il segno di un rallentamento delle attività produttive e del trasporto merci”, osserva Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “È chiaro che al di là dei flussi turistici in ripresa e degli spostamenti indispensabili, i viaggi facoltativi sono crollati per via del caro carburanti”, conclude Dona. E per agosto si prevede un’ulteriore contrazione dei consumi dei carburanti.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close