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Facebook lancia lo strumento per fornire aiuto a chi è in difficoltà – Tech Fanpage

Feb 8, 2017
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Lo scorso anno Facebook ha annunciato Community Help, uno strumento pensato per mettere in contatto le vittime di un disastro con gli utenti di Facebook nelle vicinanze che possono fornire aiuto. Da oggi la funzione è attiva negli Stati Uniti, Canada, India, Arabia Saudita, Australia e Nuova Zelanda. Ogni volta che il Safety Check sarà attivato, quindi, il Community Help consentirà alle vittime dei disastri di trovare chi offre cibo, trasporti, alloggi e altre forme di assistenza. Il Safety Check è stato lanciato inizialmente nel 2014 e nel tempo si è evoluto anche per rispondere a situazioni non naturali come gli attacchi terroristici.

La nuova piattaforma apparirà dopo aver attivato il Safety Check e mostrerà lo stato dei propri amici e una serie di post selezionati di persone che cercano od offrono aiuto nelle aree colpite da un evento. La sezione sarà caratterizzata da due pulsanti – “Offri aiuto” e “Cerca aiuto” – che se cliccati daranno accesso ad una pagina nella quale selezionare la tipologia di aiuti da offrire o cercare, i quali spazieranno dal cibo ai trasporti, passando dal posto letto, vestiti e oggetti per bambini. Inizialmente Community Help sarà disponibile per le calamità naturali e gli incidenti. Ogni post mostrerà gli amici in comune con la persona che l’ha creato e Facebook consiglia di fissare sempre incontri in pubblico. Lo strumento sarà utilizzabile solo dai maggiorenni.

Facebook Community Help

Nel corso degli ultimi mesi Facebook ha inoltre modificato il funzionamento dello stesso Safety Check, cioè la funzione che consente di far sapere agli altri di stare bene se ci si trova nella zona colpita da un disastro o un attacco terroristico. Fino a poco tempo fa questa funzione veniva attivata manualmente dai vertici del social a seconda della gravità dell’evento, mentre ora è l’algoritmo del portale ad attivarla automaticamente. Questo avviene se molti utenti pubblicano aggiornamenti di stato relativi ad un disastro, per esempio includendo la parola “terremoto”. Una presenza massiccia di messaggi di questo tipo in arrivo da una determinata zona attiva il Safety Check, che di conseguenza chiede agli utenti se stanno bene.

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