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Capitano della Ong multato: “Non potevo permettere che morissero”

Gen 12, 2020

PALERMO – “Non potevo permettere che i migranti morissero”. Risponde così alla maxi multa da 300mila euro Claus Peter Reisch, comandante della nave ong Marie Eleonore, sanzionato per non avere rispettato il decreto sicurezza bis, recuperando lo scorso 2 settembre 104 naufraghi nel Mare Mediterraneo. Ad annunciarlo è lo stesso Reisch su Twitter. “Sono stato multato in Sicilia. Farò ricorso ma nel frattempo è tutto molto costoso”, ha scritto Reisch che ha postato la foto del verbale e chiesto aiuto ai suoi follower.

Reisch chiede di “potere incontrare al più presto” la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese “per sollecitare il governo ad abrogare i decreti sicurezza” che definisce “leggi disumane” e “non degne di un paese come l’Italia”. Nella multa che gli è stata notificata si legge che il comandante deve pagare la somma entro 60 giorni dalla contestazione. “Tutto questo è ingiusto – dice Reisch, – Io vengo punito per avere salvato 104 vite umane. E’ davvero incredibile”. “Secondo l’Italia avrei disatteso il decreto sicurezza fortemente voluto da Salvini, ma io quella notte ero stato costretto a dichiarare lo stato di emergenza a bordo – racconta Reisch – cosa altro dovevo fare? C’era stato un forte temporale, non si vedeva niente, la visibilità era pari allo zero e le 104 persone erano quasi tutte all’aperto, sul ponte della nave, stipate in poco più di 40 metri. Ognuno poco meno di mezzo metro di spazio a disposizione. Ed erano a bordo da più di una settimana. Dopo il temporale erano tutti bagnati fradici. Erano persone, come si fa a non capirlo? Per cercare di farli riscaldare li abbiamo fatti scendere nelle nostre cabine, quelle dell’equipaggio. Gli abbiamo fatto usare i nostri bagni, pure l’infermeria. Insomma, tutti gli spazi disponibili. Ma non bastavano”.

Leider ist nach der Schlacht vor der Schlacht….

Mir wurde auf Sizilien ein Bußgeld von sagenhaften

€ 300.000.- aufgebrummt. Ich gehe dagegen vor aber das ist alles sehr teuer.

Wollt Ihr mich und Martin den 1. Offizier unterstützen ?https://t.co/Y6aNwP06rRpic.twitter.com/uT57MwYYGz

— Claus-Peter Reisch (@ClausReisch) January 8, 2020

A quel punto il comandante temeva per la vita delle persone a bordo. “Così, alle 4.30 di notte – dice – decisi di chiamare le autorità italiane per dire che stavo andando a Pozzallo, dopo avere dichiarato lo stato di emergenza. Ho informato che stavo andando a Pozzallo perché lì c’è un hotspot che si trova direttamente al porto e così i naufraghi non avrebbero dovuto prendere il pullman per essere trasferiti altrove. Ho ritenuto che fosse il porto più adeguato, da qui la decisione di dirigermi proprio a Pozzallo”.

“Le autorità mi hanno ribadito che era vietato entrare in acque italiane perché bisognava rispettare il decreto sicurezza, ma in quel momento non mi interessava perché c’era in corso una emergenza – spiega ancora Reisch – Come capitano non c’erano altre possibilità. Ho letto che qualche populista diceva di portarli altrove, ad esempio ad Amburgo. Ma come è possibile solo pensarlo? Sono oltre 4000 km di distanza. E’ assurdo solo pensarlo. Queste persone non sanno di cosa parlano…”.

Dopo l’arrivo in Italia, nel giro di pochi mesi i 104 migranti salvati da Reisch sono stati trasferiti in altri paesi europei. E ci tiene a sottolineare con forza che “nessuno dei naufraghi a bordo è rimasto in Italia, 43 sono in Germania, gli altri in Francia, in Portogallo, in Irlanda e a Lussemburgo”.

Poi il capitano della nave ong Marie Eleonore ricorda un episodio: “Le autorità tedesche, con cui avevo parlato per spiegare la mia situazione, mi informarono che il problema non era la redistribuzione dei migranti in Europa, ma era l’ex ministro Salvini che aveva chiuso i porti in Italia. Nonostante fosse stato chiaro dall’inizio che nessuno sarebbe rimasto in Italia. E’ stato un atto disumano”, dice. Reisch annuncia adesso che farà ricorso contro la maximulta da 300 mila euro. E chiede “l’abrogazione dei decreto sicurezza”. Ecco perché chiede di incontrare la ministra Lamorgese.

Infine il comandante si augura che il nuovo Governo Conte 2 “possa fare meglio di Salvini. Mi auguro soprattutto un governo stabile per fare uscire l’Italia dalla crisi”. Poi ci tiene a dire che l’Italia “un paese bellissimo con persone meravigliose” e vuole ringraziare il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che lo scorso settembre lo aveva ricevuto a Palazzo delle Aquile. “E’ stato – conclude – un gesto molto importante”.

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