• 29 Aprile 2024 8:11

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Libia, Haftar annuncia il cessate il fuoco. L’incontro Conte-Sarraj

Gen 12, 2020

LA CRISI DELLA LIBIA

Incontro a Roma dopo il vertice cancellato di mercoledì. Il presidente del Consiglio: «Impegno per coinvolgimento dell’Ue che è massima garanzia»

11 gennaio 2020


Usa, Iran e Libia: cosa sta succedendo in Medio Oriente?

3′ di lettura

«Siamo estremamente preoccupati per l’escalation» in Libia. «Gli ultimi sviluppi stanno rendendo un paese una polveriera con forti ripercussioni, temiamo, sull’intera regione». Lo ha detto Giuseppe Conte al termine dell’incontro di tre ore a Palazzo Chigi con il primo ministro libico Fayez Sarraj. Un faccia a faccia che mercoledì era saltato all’ultimo minuto per volere dello stesso Sarraj, seccato per l’accoglienza riservata al suo rivale, il generale di Bengasi Khalifa Haftar.

Nella conferenza stampa congiunta al termine dell’incontro Sarraj

ha detto di apprezzare «il ruolo dell’Italia in questo dossier» e di accogliere

«con piacere l’iniziativa di Russia e Turchia per un cessate il fuoco» ponendo però una condizione: «Il ritiro della parte che attacca, che non sembra disponibile a ciò» perché ha un altro modus operandi.

Dal canto suo Conte ha ribadito che si deve «assolutamente fermare il conflitto interno e le interferenze esterne» e ha sottolineato che «l’Italia ha sempre linearmente, coerentemente lavorato per una soluzione politica, per contrastare l’opzione militare, ritenendo l’opzione politica l’unica prospettiva che possa garantire al popolo libico benessere e prosperità. Non abbiamo altri obiettivi, non abbiamo agende nascoste».

Conte ha poi sottolineato: «Ho rappresentato con forza questa posizione anche al generale Haftar, al quale ho espresso tutta la mia costernazione per l’attacco del 4 gennaio scorso a Tripoli all’accademia militare. Posso garantire che l’Italia continuerà a lavorare in modo convinto e determinato a sostegno del popolo libico, per offrire tutte le garanzie per un futuro di pace, stabilità e benessere».

Quanto al ruolo dell’Europa il premier italiano ha annunciato: « Ci adopereremo sempre più per un coinvolgimento ancor maggiore dell’Unione europea perché siamo convinti che questo intervento offra la massima garanzia di non rimettere le sorti future del popolo libico alla volontà di singoli attori». L’Ue «è la massima garanzia che si possa offrire oggi all’autonomia e all’indipendenza del popolo libico»

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close