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Borse miste, la Brexit torna a pesare sulla sterlina

Ott 23, 2019

MILANO – Ore 13:00. Le Borse si muovono in ordine sparso e la sterlina paga il prezzo della continua incertezza sull’esito di Brexit.

Milano segna un ribasso dello 0,65%, cedono Amplifon e Pirelli. Francoforte gira in rialzo dello 0,2%, Parigi scivola dello 0,45% mentre Londra aggiunge lo 0,4%. A Piazza Affari si registra una nuova puntata del caso Bio-on, la società delle plastiche verdi finita nel mirino di un fondo speculativo che l’ha accusata di fatto di aver truccato i bilanci e i dati sulla produzione. Borsa Italiana ha comunicato che le azioni di Bio-on sono sospese dalle negoziazioni dopo che sono arrivate le misure cautelari e l’accusa di falso in bilancio e di manipolazione del mercato, oltre a un maxisequestro da 150 milioni.

L’euro tratta stabile sopra 1,11 dollari e la sterlina arretra sotto quota 1,29 sul biglietto verde per l’incertezza Brexit. La moneta europea passa di mano a 1,1127 dollari e 120,61 yen. Sterlina a 1,2876 sul biglietto verde e dollaro/yen in discesa a 108,40. Il Parlamento britannico ieri sera ha di nuovo fermato la corsa del premier Boris Johnson, che voleva approvare il suo accordo entro giovedì sera. Dopo averlo illuso con il sì che trasforma l’accordo in provvedimento di legge, la Camera dei comuni lo ha gelato bocciandogli il calendario dei lavori accelerati che avrebbero portato all’approvazione in 72 ore delle norme che riguardano il futuro del Paese. Johnson non ha potuto fare altro che “mettere in pausa” la legge sulla Brexit, “in attesa delle decisioni dell’Ue” sulla proroga della scadenza dal 31 ottobre al 31 gennaio.

Questa mattina la Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi in leggero aumento, in concomitanza con l’avvio della stagione delle trimestrali, che attenuano i recenti timori generati dall’incertezza sul processo della Brexit. Il Nikkei segna un guadagno dello 0,34%, a quota 22.625,38, aggiungendo 76 punti. Ieri sera Wall Street ha chiuso in calo dopo il rinvio di Brexit: il Dow ha perso lo 0,15%. Calcola Bloomberg, però, che fino ad ora la maggior parte dei conti pubblicata sia stata superiore alle aspettative: un supporto alle quotazioni.

Lo spread tra il Btp decennale italiano e l’analogo titolo di Stato tedesco tratta in lieve rialzo poco sopra 130 punti, contro i 128 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale oscilla sullo 0,9%. L’arrivo ieri della lettera da Bruxelles al governo italiano non sembra destare preoccupazioni, perchè chiede informazioni sulla manovra ma all’interno di un “dialogo costruttivo”.

Il mercato inizia a guardare alla riunione Bce di giovedì, l’ultima con Mario Draghi alla presidenza. Dal fronte macro oggi è attesa la fiducia dei consumatori nell’Eurozona.

Prezzo del petrolio in lieve calo sui mercati dopo un report diffuso ieri che indica un accumulo delle scorte americane. Il greggio Wti ha perso 40 centesimi scendendo a 54,08 dollari al barile. Il Brent arretra invece di 30 centesimi portandosi a 59,40 dollari.

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