• 27 Luglio 2024 4:50

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Attentato contro il premier slovacco Robert Fico: è in pericolo di vita

Mag 15, 2024

Il primo ministro della Slovacchia Robert Fico nel pomeriggio di oggi è stato colpito da alcuni colpi di arma da fuoco davanti a un centro culturale nella città di Handlova, a 150 chilometri dalla capitale Bratislava, nel centro del paese. Secondo quanto riporta il quotidiano slovacco Plus 7 Dni, l’attentatore è un uomo di 71 anni ed è stato arrestato subito dopo aver aperto il fuoco. Il premier è stato ricoverato all’ospedale di Banská Bystrica, località vicina alla città dove si trovava per un vertice con alcuni membri del governo. Secondo quanto riporta la sua pagina Facebook ufficiale, Fico sarebbe in pericolo di vita e dovrà essere operato.

 

 

Secondo le indagini preliminari della polizia di Bratislava, riportate dall’agenzia est europea Nexta, il premier è sopravvissuto a un tentativo di assassinio. L’aggressore avrebbe sparato quattro colpi d’arma da fuoco mentre Fico stava salutando la folla fuori dal centro culturale dove si è svolto l’incontro con l’esecutivo. “Le prossime ore saranno decisive”, ha scritto il suo portavoce sulla pagina Facebook del primo ministro.

 

Le reazioni

“Ho appreso con profondo sconcerto la notizia del vile attentato al primo ministro slovacco Robert Fico. Tutti i miei pensieri sono per lui, la sua famiglia e l’amico popolo slovacco. Anche a nome del governo italiano desidero esprimere la più ferma condanna di ogni forma di violenza e attacco ai principi cardine della democrazia e delle libertà”, ha scritto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, esprimendo solidarietà al suo collega slovacco.

 

 

Condanno fermamente il vile attacco al Primo Ministro Robert Fico. Tali atti di violenza non trovano posto nella nostra società e minano la democrazia, il nostro bene comune più prezioso. I miei pensieri vanno al Primo Ministro Fico e alla sua famiglia” ha scritto invece la presidente della Commissione europea Urusula Von der Leyen. Insieme a lei, nella condanna dell’accaduto, si sono accodati i leader di mezza Europa, dal cancelliere tedesco Olaf Scholz al premier ungherese Viktor Orbán.

 

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