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Al via il G20 in una Napoli blindata, Cingolani “Ruolo chiave dell’ambiente”

Lug 22, 2021

AGI –  Si apre in una Napoli blindata la prima giornata del G20 su Ambiente, Clima ed Energia sotto la presidenza italiana. Una due giorni in cui la sostenibilità del Pianeta e la transizione ecologica saranno centrali. E protagonista sarà anche l’economia circolare. La riunione ministeriale oggi si focalizzerà sul tema ambiente mentre domani il focus sarà su clima ed energia che per la prima volta marceranno insieme.

Napoli blindata per l’evento e le proteste

Ma non mancano le proteste. Un gruppo di attivisti dei movimenti ambientalisti e dei centri sociali, che partecipano al controforum in coincidenza con il summit che si svolge a Palazzo Reale, stamattina ha bloccato il traffico nella zona del porto. Tutto l’area che va da piazza Trieste e Trento a piazza del Plebiscito e dintorni è transennata ed è bloccato l’accesso al traffico e ai pedoni.

Cingolani incontra Kerry e il ministro francese

A fare gli onori di casa e ad accogliere i colleghi dell’Ambiente del G20 è stato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Prima dell’avvio dei lavori Cingolani ha avuto due incontri bilaterali: un colloquio con l’inviato speciale Usa per il clima John Kerry e uno con il ministro della Transizione ecologica francese, Barbara Pompili.  “Italia e Usa insieme per un’alta ambizione e per azioni stringenti in questa decade per tenere la temperatura del pianeta a 1,5 gradi”, ha scritto il ministro su Twitter al termine dell’incontro con Kerry.

“Difendendo l’ambiente abbiamo la possibilità reale di migliorare la vita delle persone e siamo alla vigilia del maggior cambiamento dalla rivoluzione industriale”, ha detto in un’intervista a Repubblica l’inviato speciale Usa sul clima la cui impressione è’ che i singoli Paesi vogliono fare meglio nella protezione dell’ambiente e vogliono riuscirci adesso”. Secondo Kerry, “siamo di fronte alla possibilità della più grande trasformazione dalla rivoluzione industriale”.

Cingolani, “Ruolo chiave dell’ambiente per il post-pandemia”

Aprendo i lavori, dal canto suo, Cingolani ha sottolineato che “Il ruolo dell’ambiente non è mai stato così importante”. “Siamo qui riuniti oggi in un contesto che sottolinea il ruolo chiave svolto dai ministeri dell’Ambiente di tutto il mondo nel garantire le basi della società post-pandemia”, ha aggiunto il ministro.

La ministeriale del G20 su Ambiente, Clima ed Energia, ha proseguito, si svolge “in circostanze senza precedenti che hanno richiesto e richiedono ancora un’azione globale coraggiosa, congiunta e immediata”. 

“Impossibile ignorare le prove scientifiche delle relazioni Ipcc e Ipbes (i due organi intergovernativi che si occupano di biodiversità e di cambiamenti climatici ndr) sui cambiamenti climatici. I tragici eventi meteorologici cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi e, persino giorni – ha evidenziato ancora Cingolani – dimostrano che il nostro sistema climatico sta subendo gravi perturbazioni. Lo stesso vale per gli ecosistemi naturali e la biodiversità, dove i nostri sforzi finora non sono stati in grado di rallentare lo scivolone verso l’estinzione di massa delle specie e la ripartizione dei principali servizi ecosistemici”.

Secondo il ministro, “è fondamentale resistere alla tentazione di ricostruire le nostre economie sul modello pre-pandemia. In effetti – ha osservato il ministro – come possibile unico aspetto positivo, la pandemia ci ha offerto l’opportunità di ripensare le nostre vite, immaginare nuovi, migliori, modi di organizzare le nostre società ed economie, costruirle meglio e su basi e valori diversi. Questo nuovo approccio richiede economie robuste che operino ancora entro i limiti imposti dai confini planetari e dal fondo sociale, e garantiscano la cura del nostro Pianeta sempre al centro dello sviluppo umano”.

Cingolani ha quindi ribadito che “soluzioni basate sulla natura e approcci ecosistemici per affrontare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la povertà sono “uno strumento permanentemente cruciale, ma non dovrebbero sostituire l’urgente e prioritaria necessità di decarbonizzazione e riduzione di tutte le emissioni di gas serra”.   

“Attenzione prioritaria – ha osservato il ministro – dovrebbe anche essere prestata alla protezione, alla conservazione, alla gestione sostenibile e al ripristino delle terre degradate, alla gestione sostenibile delle risorse idriche, gli oceani e i mari. Inoltre, è fondamentale riconoscere il grave impatto dei rifiuti marini – e in particolare dei rifiuti di plastica marini – sugli ecosistemi marini, le zone costiere, la pesca e il turismo”.

“La sfida centrale – ha quindi ammonito – riguarda il funzionamento del sistema finanziario e la misura in cui si allinea alle esigenze di sviluppo sostenibile. In parole povere, se il sistema finanziario può essere allineato a queste esigenze, la transizione verso uno sviluppo sostenibile può essere raggiunta. Senza tale allineamento, lo sviluppo sostenibile rimarrà al di fuori della nostra portata, con conseguenze catastrofiche che lasceremo alle generazioni future”.

Al centro del summit il cambiamento climatico e la transizione ecologica

Alla ministeriale spetterà il compito di esprimere la sintesi di questi lunghi mesi di incontri, confronti e discussioni tra le delegazioni e i tecnici internazionali impegnati nella ricerca di risposte coordinate, eque ed efficaci, capaci di porre le basi per un futuro migliore e sostenibile. La Presidenza italiana del G20 ha presentato proposte importanti sul piano globale per stimolare la comunità internazionale verso “obiettivi ambiziosi”.

I temi centrali della discussione saranno il contrasto al cambiamento climatico, l’accelerazione della transizione ecologica, le azioni necessarie per rendere i flussi finanziari coerenti con gli obiettivi dell’accordo di Parigi, una ripresa economica sostenibile ed inclusiva grazie alle opportunità offerte in campo energetico da soluzioni tecnologiche innovative, l’implementazione delle città intelligenti, resilienti e sostenibili.

Le delegazioni stanno lavorando per produrre, al termine di ogni giornata, un comunicato condiviso tra i venti Paesi che contenga la traccia di visioni e impegni comuni. Al termine dei lavori oggi è prevista una conferenza stampa di Cingolani.

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