• 26 Dicembre 2024 4:28

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Alert prezzi dalla Germania, cresce la pressione su Draghi

Gen 19, 2017

MILANO – Ore 10:15. Janet Yellen ha rafforzato ieri la convinzione che il percorso di rialzo dei tassi americani, in ragione di una economia forte e di prezzi in salita, sarà sostenuto durante il 2017. Dopo le sue parole, il mercato “ha aumentato le aspettative per un rialzo dei tassi a marzo”, sottolinea Mitsushige Akino all’agenzia Bloomberg. Una dinamica che torna a rafforzare il dollaro e indebolire lo yen, dopo giorni di incertezza – anche legata ai timori per Brexit e all’incognita Trump – che hanno premiato nelle sale operative i beni rifugio. E un altro banchiere centrale si prepara a tornare sotto i riflettori: Mario Draghi ha riunito per la prima volta quest’anno il direttorio della Bce, con l’inflazione in ripresa nell’area della moneta unica e in particolare con i primi campanelli d’allarme sui prezzi in Germania. Una situazione che mette pressione sul governatore e i suoi colleghi, dai quali alcuni iniziano ad attendersi indicazioni su come smantellare (senza shock per i mercati) il programma straordinario di stimoli. Le Borse europee si indeboliscono dopo una partenza positiva: Milano segna un calo dello 0,4% con Ubi ancora positiva dopo l’ok di Bankitalia all’acquisizione di tre delle quattro banche ripulite. In linea con Piazza Affari si muove Londra (-0,4%), mentre Francoforte lima lo 0,1% come Parigi.

Alert prezzi dalla Germania, cresce la pressione su Draghi

Il grafico Bloomberg mostra che i prezzi nell’Eurozona sono a un livello di crescita che non si vedeva dal 2013

Condividi

L’euro tratta intanto in rialzo sopra 1,06 dollari: passa di mano a 1,0647 dollari e 122,2 yen. Il dollaro/yen si rafforza a 114,74 e la sterlina va a 1,2268 sul biglietto verde. Lo spread tra i Btp decennali e i corrispettivi Bund tedeschi è stabile in area 160 punti. Il rendimento dei titoli di Stato italiani è all’1,99%. Nell’agenda macroeconomica odierna, per gli Usa si segnalano le richieste di sussidi per la disoccupazione, i permessi edilizi e l’indice della Fed di Philadelphia.

Il calo dello yen rafforza la Borsa di Tokyo, che chiude gli scambi in rialzo: il Nikkei, l’indice dei 225 titoli guida, guadagna lo 0,92% salendo così a 19.068,00 punti. Le azioni Toshiba hanno terminato in calo del 16% a 242,3 yen (ma nel durante sono scivolate fino a -26,5%) a seguito di indiscrezioni su perdite maggiori delle attese legate a svalutazioni delle attività nucleari negli Usa. Chiusure in calo per le Borse cinesi: Shanghai ha terminato gli scambi a -0,38%, Shenzhen a -0,37%.

La seduta di ieri a Wall Street è terminata con gli indici in ordine sparso e con gli investitori concentrati sulle parole di Janet Yellen, che hanno rafforzato il biglietto verde. Il governatore della Federal Reserve ha detto infatti che aspettare troppo per alzare i tassi potrebbe portare a delle brutte sorprese, come un balzo dell’inflazione, cosa che costringerebbe la Banca centrale Usa a stringere la cinghia più rapidamente del previsto. La prospettiva delineata è di avere i tassi di riferimento al 3% alla fine del 2019, dall’attuale livello dello 0,5-0,75%. Anche il Beige book della Fed ha sancito la forza dell’economia americana, con un mercato del lavoro in cui per alcuni è difficile trovare il personale adeguato da assumere. Il Dow Jones ha comunque limato lo 0,11%, mentre lo S&P500 è salito dello 0,18% e il Nasdaq ha aggiunto lo 0,31%.

Rimbalzo del prezzo del petrolio sui mercati. Il greggio Wti del Texas beneficia delle attese per dati in calo sulle scorte Usa e sale dell’1% a 51,6 dollari al barile. Il petrolio recupera così parte delle posizioni perse mercoledì, di pari passo con l’aumento delle quotazioni del dollaro. Avanza anche il Brent dell’1,1% a 54,49 dollari. Dopo la recente corsa, l’oro vive una seconda giornata di pausa e il prezzo del lingotto è in calo sui mercati asiatici: il metallo con consegna immediata scende dello 0,6% a 1197 dollari l’oncia.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close