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“Sesso in cambio di un lavoro”, bufera sul Comune di Valenzano. Pd: “Intorpidimento morale”

Feb 27, 2017

“Valenzano si trova per l’ennesima volta sotto i riflettori per episodi di cronaca che spandono una luce torbida sul paese e sulle sue istituzioni”. È il commento del circolo cittadino del Pd alla vicenda relativa alla denuncia presentata da una 26enne nei confronti del sindaco Antonio Lomoro (lista civica) che – secondo quanto raccontato dalla giovane donna – avrebbe chiesto prestazioni sessuali in cambio di un lavoro. Nella vicenda denunciata avrebbe avuto un ruolo anche la vicesindaca di Valenzano, Lucia Partipilo, che avrebbe sottratto alla 26enne il telefono cellulare con l’obiettivo di cancellare i messaggi ritenuti compromettenti.

“L’ennesimo scandalo giudiziario – si legge in una nota del Pd locale – travolge le istituzioni valenzanesi e intacca la sensibilità e la dignità di un’intera comunità”. “Quella che viene messa in evidenza – continua la nota – è l’immagine di un borgo chiuso, miope e gretto, corroso dai veleni dell’egoismo e dell’indifferenza. Ma al di là di questa patina fosca c’è una comunità operosa e solidale. C’è un tessuto civico ricco e dialogante che può e deve ribellarsi all’intorpidimento morale per contribuire a un risveglio collettivo delle coscienze”.

“Non possiamo né vogliamo anticipare sentenze o formulare valutazioni giuridiche su questa storia che, se venisse comprovata, spiccherebbe nel suo squallore. Tanto più – conclude il comunicato – che laddove venissero confermate le accuse nei confronti della vicesindaca Partipilo, ci troveremmo di fronte alla condotta di una donna con ruoli istituzionali che avrebbe operato una sopraffazione nei confronti di un’altra donna, già vittima di una situazione di per sé deprecabile. Auspichiamo che la magistratura possa fare chiarezza il prima possibile per accertare i fatti e le responsabilità”.

Lomoro nell’agosto del 2016 è stato protagonista di un’altra vicenda di cronaca al centro di una accesa polemica politica per la mongolfiera della festa patronale di San Rocco dedicata alla famiglia di un pregiudicato locale. E sarà processato con rito abbreviato,

in concorso con un consigliere comunale, per aver chiesto all’ex vicesindaca Francesca Ferri (che si rifiutò) 1.000 euro al mese in cambio della candidatura alle elezioni regionali in Puglia del maggio 2015. La prima udienza è stata fissata per il 23 maggio.

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