Ritrovata in un bar la donna scoparsa nel Bresciano: fuga volontaria, era sparita per 10 giorni
Una delle operazioni di ricerca della donna

I carabinieri: “Al momento non rischia alcuna denuncia per quello che è successo”. La sua auto era stata trovata bruciata

05 marzo 2017

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Una fuga volontaria. Che si è conclusa dopo dieci giorni di silenzio. Sara Capoferri, la donna bresciana, di 37 anni, aveva fatto perdere le proprie tracce martedì 21 febbraio dopo una serata con amici in un locale. I carabinieri l’hanno ritrovata a Rezzato, paese nell’hinterland a più di trenta chilometri da Berlingo dove aveva lasciato la sua auto poi andata a fuoco due giorni più tardi. Avrebbe trascorso con un conoscente questo periodo.

Sara Capoferri nel pomeriggio di ieri era stata vista prima in un bar e poi in un’auto in un campo dove è stata bloccata. Immediatamente ha spiegato agli uomini dell’arma di aver fatto tutto da sola. Già nel 2011 era scappata di casa, ma era stata ritrovata 48 ore dopo. La donna, dopo essere stata prelevata a Rezzato, è stata portata in caserma dei carabinieri a Chiari, nell’ovest bresciano, per essere interrogata e fare luce su tanti aspetti ancora poco chiari della sua fuga, a partire dai motivi che l’hanno spinta ad abbandonare l’auto.

La 37enne è apparsa in buone condizioni fisiche e la prima persona della famiglia che ha incontrato è stato la sorella maggiore di

otto anni più anziana con la quale è arrivata dai carabinieri. “Confermiamo che è stata una fuga volontaria – ha detto il comandante della compagnia dei carabinieri di Chiari, il capitano Stefano Giovino, al termine dell’interrogatorio – la donna ha spiegato che aveva bisogno di qualche giorno per sé. La cosa più importante è che Sara stia bene. Al momento non rischia alcuna denuncia per quello che è successo”.

© Riproduzione riservata05 marzo 2017

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