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Referendum in Lombardia con voting machine. Rischio quorum in Veneto

Ott 21, 2017

Seggi aperti domani dalle 7 alle 23 in Veneto e Lombardia per il referendum consultivo sull’autonomia. Al voto sono chiamati complessivamente quasi 12 milioni di persone: 7,9 milioni di elettori lombardi e poco pi di 4 milioni di veneti. Per votare bisogna recarsi nel seggio indicato sulla tessera elettorale, dove basta presentare un valido documento di identit. In entrambe le regioni i cittadini sono chiamati a esprimersi sul cosiddetto “regionalismo differenziato”, ossia la possibilit, per le Regioni a statuto ordinario di vedersi attribuite “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” (come recita l’Articolo 116 della Costituzione) in alcune materie indicate nel successivo Articolo 117. Chi vota S, d’accordo sulla possibilit che le Regioni chiedano di intraprendere il percorso istituzionale per ottenere maggiori competenze dal Governo; chi vota No contrario all’iniziativa.

In Lombardia non previsto un quorum, ossia un numero minimo di votanti, mentre in Veneto s: affinch la consultazione sia valida, nella regione governata da Luca Zaia dovr votare la met pi uno dei 4.068.558 aventi diritto, 2.034.280 elettori. In Lombardia il quesito : “Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialit, nel quadro dell’unit nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?” Pi stringata la domanda in Veneto: “Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”

Un’altra differenza tra le due Regioni il sistema di voto: elettronico in Lombardia ( la prima volta in Italia), tradizionale con scheda di carta e matita in Veneto. Gli elettori lombardi troveranno nella cabina una “voting machine”, un dispositivo simile a un tablet che sullo schermo touch screen riporter il testo integrale del quesito referendario. Tre le possibilit di voto: s, no o scheda bianca. In caso di errore, l’elettore avr la possibilit di modificare la scelta, ma solo una volta. In tutto sono 24.700 le voting machine distribuite nelle 9.224 sezioni della Lombardia. A vigilare sul loro funzionamento sono previsti 6.700 “assistenti digitali” incaricati dalla Smartmatic, la societ olandese che ha vinto il bando regionale per l’e-voting. Per evitare il rischio di attacchi informatici o blackout, i tablet non saranno collegati a Internet n alla corrente elettrica.

I referendum non sono vincolanti. Se vince il S, le Regioni potrebbero chiedere al governo centrale di avviare una trattativa per ottenere maggiori competenze nelle 20 materie concorrenti (tra queste spiccano il coordinamento della finanza pubblica e tributario, lavoro, energia, infrastrutture e protezione civile) e in tre esclusive dello Stato: giustizia di pace, istruzione e tutela dell’ambiente e dei beni culturali. L’intesa tra lo Stato e la Regione interessata dovr poi concretizzarsi in una proposta di legge che dovr essere approvata a maggioranza assoluta da entrambe le Camere.

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