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Referendum Alitalia, chiusi i seggi: affluenza oltre il 90%. Risultati in serata

Apr 24, 2017

Si sono chiusi alle 16 i seggi (aperti il 20 aprile) per il referendum con il quale i lavoratori di Alitalia si sono espressi sul verbale d’intesa siglato il 14 aprile tra azienda e sindacati per il futuro della compagnia. Subito al via lo spoglio. I seggi elettorali erano sette, tra Roma e Milano, con un centro di raccolta e scrutinio nella Capitale e un altro nel capoluogo lombardo. A Roma le urne sono state sigillate e trasferite al centro addestramento dove in corso lo spoglio. La proclamazione dell’esito del referendum atteso in serata. L’affluenza al voto stata altissima, con oltre il 90% degli 11.400 aventi diritto che ha partecipato al voto .

Lo scenario in caso di vittoria del no

Con la vittoria del no scatterebbe il commissariamento della compagnia. Un cda si potrebbe tenere gi marted 25 per avviare la procedura di amministrazione straordinaria. La prospettiva dunque quella del commissariamento e il rischio, “concretissimo”, secondo il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, quello di una liquidazione della compagnia. A poche ore dal termine del referendum, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio era intervenuto per mettere la parola fine alle speculazioni su un possibile intervento dello Stato per il salvataggio della compagnia (non c’ un’altra soluzione n possibilit di nazionalizzazione, bisogna seguire con coraggio la strada iniziata) nel caso di una vittoria del no all’accordo.

Una soluzione invocata dai sindacati di base, mentre a scendere in campo in prima persona a favore del s al preaccordo sono stati i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. A favore dell’intesa si schierato lo stesso premier Paolo Gentiloni, che, pur consapevole dei sacrifici chiesti ai lavoratori, ha spiegato che senza l’intesa sul nuovo piano industriale l’Alitalia non potr sopravvivere.

La scheda di votazione al referendum

Cosa succede con la vittoria del s

Con la vittoria del s viene approvato il pre-accordo siglato il 14 aprile tra Alitalia e sindacati. Si sblocca pertanto la ricapitalizzazione da 2 miliardi di equity, di cui 900 milioni di nuova cassa. E, sempre con un esito positivo del referendum, sia il presidente esecutivo Luigi Gubitosi che quello uscente Luca Cordero di Montezemolo hanno promesso che il piano di rilancio di Alitalia punter su una discontinuit aziendale, un rafforzamento delle rotte a lungo raggio ed investimenti in nuovi aeromobili.

Esuberi per il personale di terra

Sul fronte dei tagli il preaccordo stabilisce per il personale di terra nel preaccordo si prevedono 980 esuberi sui 1.338 esuberi con contratti a tempo indeterminato previsti dal piano industriale (le eccedenze in meno sono dovute al riassorbimento di oltre trecento addetti, soprattutto dell’area della manutenzione, che in precedenza l’azienda voleva esternalizzare). Il personale in esubero avr 2 anni di cassa integrazione straordinaria che, con l’integrazione del Fondo di settore, dovrebbe assicurare fino all’80% della retribuzione. Poi questi lavoratori o saranno riassorbiti dall’azienda o avranno due anni di Naspi (l’ex indennit di disoccupazione).

Tagli retributivi ai naviganti

Sul personale navigante, invece, si prevedono tagli retributivi: per l’indennit di volo oraria l’azienda ha chiesto una riduzione del 21,6% pari ad una riduzione complessiva della retribuzione intorno all’8%. Gli scatti annuali di anzianit diventano triennali (il primo scatto previsto nel 2020), fissato un tetto di incremento retributivo del 25% in caso di promozione, con l’applicazione per i neoassunti dei meno vantaggiosi livelli retributivi applicati per city liner, la riduzione dei riposi (da 120 a 108 annuali), il superamento di alcune indennit.

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