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Coronavirus. Parlamento europeo approva risoluzione su Recovery-bond – Rai News

Apr 17, 2020
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17 aprile 2020Il Parlamento Europeo ha approvato a maggioranza, poco fa nella plenaria a Bruxelles, una risoluzione comune sulle misure necessarie a contrastare le conseguenze della pandemia di Covid-19, che prevede tra l’altro l’utilizzo di Recovery Bond legati al bilancio Ue. La risoluzione è passata con 395 voti a favore, 171 contrari e 128 astenuti, con 694 voti espressi.

No di Lega e Fi all’emendamento sugli eurobond. Si registrano intanto divisioni tra M5s e Pd. In una nota – diffusa nel pomeriggio – la delegazione del Movimento al Parlamento europeo sottolinea: “Ribadiamo la nostra contrarietà al Mes con il voto negativo sul paragrafo che lo menziona. Purtroppo molti emendamenti migliorativi non sono stati approvati e di questo ci rammarichiamo: senza gli Eurobond si è rivelata una occasione mancata”. Questa mattina il Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza il paragrafo in cui chiede di “attivare” il Mes per far fronte alla crisi. I 5Stelle hanno detto no come la Lega e Fratelli d’Italia. A favore il Pd.

Nella risoluzione, votata ad ampia maggioranza, il Parlamento europeo invita la Commissione europea “a proporre un massiccio pacchetto di investimenti per la ripresa e la ricostruzione a sostegno dell’economia europea dopo la crisi, che vada al di là di ciò che stanno già facendo il meccanismo europeo di stabilità, la Banca europea per gli investimenti e la Banca centrale europea e che si inserisca nel nuovo quadro finanziario pluriennale”.

Gli investimenti necessari, secondo l’Eurocamera, “potrebbero essere finanziati attraverso un bilancio pluriennlae ampliato, i fondi e gli strumenti finanziari dell’Ue esistenti e obbligazioni a sostegno della ripresa garantite dal bilancio dell’Ue: tale pacchetto non dovrebbe comportare la mutualizzazione del debito esistente e dovrebbe essere orientato a investimenti futuri”. Il Parlamento inoltre, invita gli Stati membri della zona euro ad attivare i 410 miliardi di euro del Mes, con una linea di credito specifica; “ricorda che questa crisi non è responsabilità di un determinato Stato membro e che l’obiettivo principale dovrebbe essere quello di combattere le conseguenze della pandemia.

Come misura a breve termine, il meccanismo europeo di stabilità dovrebbe immediatamente estendere le linee di credito precauzionali ai paesi che chiedono di accedervi per far fronte alle esigenze di finanziamento a breve termine per affrontare le conseguenze immediate della Covid-19, con scadenze a lungo termine, tassi competitivi e condizioni di rimborso connesse alla ripresa delle economie degli Stati membri”.

Sassoli: “Serve sforzo solidarietà”

“Vogliamo un grande sforzo di solidarietà e che gli impegni per rilanciare le nostre economie facciano parte dello sforzo comune: per questo chiediamo una solidarietà non solo a parole, ma nei fatti. E’ necessario condividere “le spese che la ricostruzione provocherà con tutti i paesi dell’Unione. Se in questa qualcuno perderà e altri rimarranno in piedi sarà una vittoria dimezzata. Riferendosi alla mutualizzazione del debito, Sassoli ha ribadito che “stiamo parlando del debito che si produrrà con gli interventi per uscire dalla crisi, parliamo di bond che mutualizzano non il debito pregresso, di cui ciascuno porta le responsabilità, ma di quello futuro, che servirà alla ricostruzione”.

▶️Diretta: Conferenza stampa di @EP_President sulle decisioni prese dal Parlamento europeo durante questa plenaria per affrontare la crisi economica e sanitaria #COVID19https://t.co/Sdud5YaFrd

— Parlamento europeo (@Europarl_IT) April 17, 2020

Commissione: Bene voto Parlamento europeo su misure per crisi

La Commissione europea accoglie con favore il voto del Parlamento europeo per una rapida attuazione di una serie di proposte della Commissione per affrontare la crisi del coronavirus. E’ quanto si legge in una nota dell’esecutivo Ue.I voti di oggi, secondo la Commissione, consentono un reindirizzamento senza precedenti dei fondi della politica di coesione per far fronte agli effetti della crisi della sanità pubblica, ulteriori 3,08 miliardi di di fondi Ue per l’assistenza sanitaria (lo strumento di supporto di emergenza) e la capacità medica di emergenza (rescEU); finanziamenti aggiuntivi per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie; e una serie di altre misure di sostegno. Il via libera del Parlamento segue la rapida approvazione degli Stati membri dell’UE in seno al Consiglio per la maggior parte di queste iniziative.

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