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Borse europee poco mosse, stabile lo spread

Feb 23, 2017

MILANO – Apertura poco mossa per gli indici europei, in linea con la chiusura di ieri che ha visto le piazze del Vecchio Continente andare in ordine sparso. I resoconti dell’ultima riunone della Fed hanno suggerito che un rialzo dei tassi potrebbe arrivare “abbastanza presto”. Un’indicazione però che ha lasciato quasi indifferente Wall Street, con gli indici che hanno chiuso contrastati intorno alla parità. Piazza Affari avvia le contrattazioni in cauto rialzo con l’indice Ftse Mib che segna un +0,26% a 18.933 punti, mentre l’All Share guadagna lo 0,21%. Londra avanza dello 0,24%, Parigi cresce dello 0,15 e Francoforte arretra dello 0,14%.

Lo spread, che ieri si è riavvicinato verso quota 200 dopo il giudizio severo suio nostri conti pubblico e sulla crescita del nostro debito, questa mattina ha aperto in ribasso, a quota 190 punti. Sempre sul fronte del debito è fitto il calendario delle aste dei titoli di Stato. Il Tesoro offre oggi Ctz a 24 mesi e Btp a 5 e 10 anni indicizzati all’inflazione.

A Piazza Affari si guarda con attenzione alle società che oggi presenteranno i proprio conti 2016: Salini Impregilo e Saipem. La società arriva all’appuntamento dopo avere vissuto ieri una giornata in affanno, perdendo oltre tre punti percentuali.

Fitta anche l’agenda degli appuntamenti macroeconomici. Sono in linea con i dati preliminari i dati che arrivano dalla Germania sul pil del quarto trimestre, esciuto dello 0,4% nel quarto trimestre del 2016, segnando una crcrescita dell’1,7% su base annua. Si raffredda invece la fiducia dei consumatori tedeschi per marzo, dopo la forte ventata di ottimismo registrata nei primi due mesi dell’anno, secondo quanto emerge dal sondaggio dell’istituto Gfk. Il campione degli intervistati dichiara di avere qualche incertezza derivante dall’elezione di trump alla casa bianca e dai recenti rincari dei prezzi. L’indice calcolato da gfk cala di conseguenza a 10 punti per marzo dai 10,2 registrati a febbraio dopo i 9,9 punti segnalati a gennaio. L’Istat pubblica in mattinata i dati sul commercio al dettaglio relativi al mese di dicembre mentre nel pomeriggio dagli Stati Uniti il dipartimento del lavoro renderà pubbliche le statistiche settimanali sulle richieste di sussidio. Sempre oltreoceano si aspetta anche l’indice dei prezzi delle case relativo al mese di dicembre, indicatore prezioso per lo stato di salute del mercato immobiliare.

Il rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro prosegue senza sosta. Questa mattina la valuta europea viene scambiata a 1,0546 rispetto al biglietto verde contro il valore di 1,0569 di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street. Petrolio sempre in rialzo invece sui mercati. Il greggio Wti del Texas sale di 68 centesimi a 54,07 dollari al barile (+0,48%). In crescita anche il Brent a 56,01. Stabile invece l’oro, scambiato a 1236 dollari l’oncia, pressoché invariato rispetto a ieri.

La Borsa di Tokyo ha chiuso sulla parità,in scia alla debolezza di Wall Street, che ieri ha chiuso senza tendenza con gli investitori che devono digerire i verbali della Federal Reserve. Le minute della riunione di inizio mese della banca centrale americana non hanno offerto un chiaro segnale sul prossimo rialzo dei tassi, deludendo alcuni investitori.

Tra i titoli, male soprattutto le banche e gli esportatori. Si segnala anche il -0,60% di Nissan Motor dopo che l’amministratore delegato Carlos Ghosn ha fatto sapere che si dimetterà ad aprile, anche se rimarrà come presidente di Nissan.

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