Sarà sfida al secondo turno tra Lucio Greco (37%) e Giuseppe Spata (31%) a Gela: il primo è sostenuto dall’alleanza tra il pezzo di Fi vicino a Gianfranco Miccichè e il Pd, il secondo è il candidato della Lega, appoggiato dal centrodestra e dai dissidenti di Fi; male il M5s, che aveva stravinto cinque anni fa, con il candidatp Simone Morgana che si ferma al 14% (quarto). A Castelvetrano, comune sciolto per mafia due anni fa, si sfideranno al ballottaggio Calogero Martire (29%) del centrodestra (senza Lega e FdI) e Enzo Alfano (28%) del M5s; si ferma attorno al 17% invece Pasquale Calamia, unico candidato col simbolo del Pd per il quale si è speso il segretario Nicola Zingaretti che aveva tenuto un comizio in piazza alla vigilia della Liberazione. A Mazara del Vallo, se la vedranno al secondo turno Salvatore Quinci (33%) sostenuto da liste civiche e Giorgio Randazzo (21,1%), il candidato della Lega. A Monreale il duello al ballottaggio sarà tra Alberto Arcidiacono (24%), autonomisti e Diventeràbellissima, e l’uscente Pietro Capizzi (23%), appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.
Ha votato il 58,42% degli elettori siciliani alle amministrative di ieri in 34 comuni siciliani. Sono 254.687 gli elettori che si sono recati alle urne. Il comune più virtuoso è risultato Brolo, nel Messinese, dove ha votato il 78,12% degli aventi diritto Fanalino di coda Santa Elisabetta, nell’Agrigentino, con il 34,12%. Nell’unico comune capoluogo, Caltanissetta, ha votato il 56,70% (era stato il 64,86 nelle precedenti elezioni). A Gela il dato si è attestato al 58,40% (era stato il 68,60%). A Castelvetrano, nel Trapanese, ha votato il 55,28% (il dato era stato del 75,29%). A Mazara del Vallo il 65,02% (72,74%). A Bagheria, nel Palermitano, il 58,47% (63,85%); a Monreale il 59,16% (68,59%).