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Deutsche Bank tiene le Borse col fiato sospeso. Nuovo rating da Moody’s all’Italia

Ott 2, 2016

MILANO – Il ciclone che si è abbattuto su Deutsche Bank continua a tenere alta la tensione sul mercato: le banche tedesche assurgono a osservate speciali nelle sale operative, ma certo il comparto italiano è strettamente legato alle turbolenze internazionali e non può dormire sonni tranquilli. Non a caso, il ministro Pier Carlo Padoan ha convocato per lunedì un incontro con il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, con i vertici di Unicredit, Intesa e Ubi, con i rappresentanti di Acri, Abi e del Fondo Atlante “come un momento di riflessione sulle crisi del sistema bancario”.

Da una parte all’altra dell’Atlantico, è comunque il destino della prima banca d’Europa tiene banco: il fantasma di Lehman Brothers incombe su Deutsche Bank, ma fare il parallelismo rischia di portare fuori strada perché l’isituto tedesco ha una base di clienti più diversificata e soprattutto ha molto più cash di quanto non ne avesse la banca Usa nel settembre 2008, sottolinea un’analisi del Wall Street Journal, che fa il punto dopo la maxi-multa da 14 miliardi di dollari comminata dalle autorità americane per la truffa sui subprime. In casa, intanto, i dirigenti di cinque grandi gruppi tedeschi – Basf, Daimler, Siemens, Eon e Rwe – sull’edizione domenicale del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung fanno quadrato sottolineando l’importanza della Deutsche Bank.

Anche lo scacchiere geopolitico resta in movimento, con l’attesa per i dati sul mercato del lavoro americano che alimentano l’attenzione verso il secondo dibattito sulla corsa per la Casa Bianca, tra i vice designati Kaine e Pence, in attesa del secondo scontro Clinton-Trump in programma il giorno 9. A Washington, gli incontri annuali del Fmi e della Banca mondiale punteranno il dito sul rallentamento del commercio globale mentre la prima ministra britannica, Theresa May, inizia a muovere i pezzi in vista delle procedure necessarie ad avviare la Brexit. Ecco gli avvenimenti più significativi della settimana.

Lunedì 3 ottobre. L’Istat diffonde la nota informativa sui conti economici relativa al secondo trimestre dell’anno. L’istituto Markit pubblica i dati sul Pmi manifatturiero, sia per l’Eurozona che per gli Usa, dove arriva anche il dato Ism.

Martedì 4 ottobre. L’Istat diffonde i dati sui prezzi delle abitazioni, del secondo trimestre 2016. A Roma, presentazione del Rapporto Ance 2016 sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo. Il Parlamento europeo discute della situazione in Grecia, in vista dell’Eurogruppo della prossima settimana che dovrebbe sbloccare 2,8 miliardi di aiuti. Occhi su Google, che svela nuovi pezzi della sua produzione.

Mercoledì 5 ottobre. Dopo il manifatturiero, è la volta degli indici Pmi sui servizi. Negli Usa si guarda ai dati Adp sul lavoro nel settore privato e ai mutui. Nell’Eurozona vengono diffusi i dati sul commercio al dettaglio di agosto, mentre l’Istat diffonde la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana di settembre. In agenda c’è anche una riunione – ma senza decisioni di politica monetaria – del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea.

Giovedì 6 ottobre. La Bce pubblica i verbali dell’ultima riunione. Negli Usa si guarda alle richieste di sussidi per la disoccupazione, in Italia l’Inps pubblica i dati sui lavoratori parasubordinati. A Washington, appuntamento per i ministri finanziari e i governatori dei G20.

Venerdì 7 ottobre. E’ la giornata di gran lunga più densa d’appuntamenti, a partire dalla diffusione dei dati sulla produzione industriale di agosto in Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Negli Usa si guarda al meeting del Fmi e della Banca mondiale, ma soprattutto ai nuovi dati sul mercato del lavoro che arrivano mentre molti membri della Fed sono impegnati in discorsi pubblici. Gli analisti si aspettano 175mila nuovi posti a settembre, con un tasso di disoccupazione stabile al 4,9% e stipendi in crescita. Da Moody’s si attende il nuovo giudizio sull’Italia.

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