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I record e la carriera spaziale di AstroSamantha

Mag 29, 2021

AGI – Samantha Cristoforetti è stata nominata comandante della missione “Expedition 68″ che porterà l’astronauta italiana e i colleghi della NasaKjell Lindgren e Bob Hines, sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2022. È la prima donna europea a ricevere questo prestigioso incarico che suggella una carriera già ricca di soddisfazioni e primati.  

Formazione

Per diventare la prima astronauta italiana dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Samantha Cristoforetti, classe 1977, ha studiato prima a Trento e poi a Monaco di Baviera specializzandosi in propulsione aerospaziale e strutture leggere. Durante la sua formazione ha passato un anno negli Stati Uniti e quattro mesi alla “Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace” di Tolosa.

Ha infine scritto la sua tesi, sui propellenti solidi per razzi, durante un soggiorno di ricerca di dieci mesi presso l’Università di Tecnologie Chimiche Mendeleev di Mosca, in Russia. In più, nel 2005, ha conseguito nel 2005 una laurea in scienze aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli.

Aeronautica militare

AstroSamantha, questo il suo ‘nickname‘, è entrata in Aeronautica Militare nel 2001. Quattro anni dopo è stata inviata negli Stati Uniti, dove ha frequentato il programma di addestramento “Euro-NATO Joint Jet Pilot Training” presso la Sheppard Air Force Base.

Nel 2006, ottenuto il brevetto di pilota militare, è rientrata in Italia ed è stata assegnata al 51° Stormo di Istrana sul velivolo AM-X. L’esperienza con il corpo delle forze armate si conclude nel dicembre del 2019 quando ha annunciato il congedo col termine della ferma obbligatoria di 19 anni.

L’Agenzia Spaziale Europea

L’Esa seleziona Samantha Cristoforetti, e altri cinque profili, nel maggio del 2009 in un rosa di oltre 8 mila candidati. Nei successivi mesi, AstroSamantha conclude l’addestramento di base e ottiene la certificazione come ingegnera di bordo del veicolo spaziale russo Soyuz. A marzo 2012 è stata assegnata alla spedizione 42/43 sulla Stazione Spaziale Internazionale e, contestualmente, è stata designata ingegnera di bordo della Soyuz TMA-15M.

La prima missione

Il 23 novembre 2014, Cristoforetti ‘vola’ nello spazio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan. Passa i successivi 199 giorni all’interno della Stazione Spaziale Internazionale conseguendo il record europeo e femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (poi battuto negli anni successivi da altre astronaute). Il ritorno sulla Terra avviene l’11 giugno 2015. 

La missione, chiamata Futura, è stata la seconda opportunità di volo di lunga durata per un astronauta dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’ottava per un astronauta dell’agenzia europea.

I nuovi incarichi

Dopo questa esperienza vengono assegnati a Cristoforetti compiti manageriali al Centro Europeo degli Astronauti (EAC), inclusa la partecipazione a commissioni tecniche per la valutazione di progetti legati all’esplorazione spaziale. Per diversi anni ha guidato l’iniziativa “Spaceship EAC, un team di studenti che lavorano sulle sfide tecnologiche per future missioni lunari. 

Nel 2017, si legge sul sito dell’Esa, ha partecipato a un corso di sopravvivenza in mare organizzato dal Centro Cinese degli Astronauti ACC nel Mar Giallo. Questa è stata la prima occasione in cui astronauti cinesi e non cinesi si sono addestrati insieme in Cina. Nel 2019, infine, Samantha è stata comandante della missione NEEMO23 (NASA Extreme Environment Mission), durante la quale ha trascorso dieci giorni nell’unica stazione di ricerca sottomarina al mondo, Aquarius.

Il 3 Marzo del 2021, arriva l’annuncio del ritorno di Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale: il viaggio, stavolta, avverrà attraverso la navicella Crew Dragon di SpaceX che ha sostituito la Soyuz nei viaggi organizzati dalla Nasa.

I premi

Nel luglio del 2015 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha conferito l’onorificenza di ‘Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana‘. Ha ricevuto, infine, diverse lauree honoris causa sia in Italia che all’estero.

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