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Terremoto, mappatura aree a rischio valanghe sotto la lente della procura

Gen 24, 2017

La mappatura delle aree a rischio valanghe in Abruzzo finisce sotto inchiesta alla Procura della Repubblica di Pescara. Perch quel documento, istituito con la legge regionale numero 47 del 18 giugno 1992, risulta incompleto da 25 anni. Su due macro lotti che dovevano essere analizzati solo uno stato fatto negli ultimi due anni. Nel secondo, mai eseguito per carenza di fondi, rientra proprio l’area in cui ubicato l’hotel Rigopiano di Farindola, travolto dalla valanga del 18 gennaio. L’indagine del sostituto procuratore Cristiana Tedeschini, che indaga per disastro e omicidio plurimo colposo.

La Regione aveva stabilito l’elaborazione della Carta della localizzazione delle aree che presentano pericoli potenziali di caduta di valanghe sulla base dei parametri predeterminati dal Comitato. Si tratta del Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e delle valanghe, il Coreneva. Questa struttura, addetta all’analisi delle aree a rischio regolarmente attiva, ma il suo lavoro risulta incompleto per carenza di fondi.

I magistrati vogliono capire come sia stato possibile che in una Regione con costante rischio valanghe siano venuti meno i fondi per compiere una mappatura delle aree pericolose. A questo si aggiunga che la stessa legge del 1992 dava una responsabilit anche alle amministrazioni locali. La norma, infatti, precisa che i singoli comuni possono procedere autonomamente, assumendo i relativi oneri e avvalendosi della collaborazione di tecnici specializzati nella materia, a elaborare uno studio tecnico analitico delle condizioni di rischio di un’area inclusa nella Carta regionale. Stando ai preliminari rilievi l’area dove sorgeva l’hotel Rigopiano non sarebbe stata oggetto di valutazione.

Una parte rilevante dell’indagine riguarda anche la gestione della crisi da parte della Prefettura di Pescara. I magistrati stanno analizzato le attivit del Centro di coordinamento del soccorso organizzato dal prefetto Franco Provolo. Al momento non ci sono accuse n ipotesi di illecito. Si tratta di un accertamento obbligatorio, alla luce di un’indagine per disastro e omicidio colposo plurimo

Sotto analisi anche una denuncia del Forum H2O Abruzzo, che in una mappa geomorfologica dei bacini idrici della Regione Abruzzo ha sollevato numerose ombre sulla ubicazione dell’hotel Rigopiano. Stando ai professionisti interpellati dall’associazione, il resort travolto dalla valanga del 18 gennaio sarebbe stato costruito su colate e accumuli di detriti nonch su precedenti valanghe.

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