• 29 Aprile 2024 9:34

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Sea Watch, migranti redistribuiti: ecco tutti i precedenti

Gen 30, 2019

La parola chiave redistribuzione. Il caso “Sea Watch”, la nave appartenente a una Ong olandese da giorni bloccata dal ministro dell’Interno Salvini a largo di Siracusa con a bordo 47 migranti (di cui 13 minorenni) soccorsi il 19 gennaio al largo della Libia, si sbloccato cos. Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta Lussemburgo e Italia si sono detti pronti a prendere una quota dei migranti da 11 giorni a bordo della Sea Watch. E la nave stata perci autorizzata a sbarcare i migranti.

Il precedente di Malta

Si tratta di una prassi ormai consolidata. stato un accordo a Bruxelles per ridistribuire i migranti in 8 paesi europei (Germania, Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia) a consentire lo scorso 9 gennaio lo sbarco a Malta dei 49 migranti che da 19 giorni erano a bordo delle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye. Anche se per la cronaca i migranti, a distanza di 20 giorni dall’approdo, sono ancora a Malta e aspettano di essere ricollocati

Dall’Aquarius alla Diciotti

Ma i casi di applicazione di questo principio sono stati numerosi. I 58 migranti salvati nell’ultima operazione della nave Aquarius (attraccata lo scorso 30 settembre a Malta) sono stati ripartiti tra Francia, Germania, Spagna, Portogallo. Per i 137 migranti sbarcati lo scorso 26 agosto a Catania dalla nave Diciotti stata prevista una distribuzione tra Chiesa Italiana, Albania e Irlanda.

Lo sbarco a Pozzallo

Lo scorso luglio Palazzo Chigi ha incassato il s di Malta, Francia Germania, Spagna, Portogallo, Irlanda ad ospitare ciascuno una parte dei 450 migranti sbarcati il 16 luglio, nel porto di Pozzallo, in Sicilia. Migranti raccolti due giorni prima dalla nave Protector del dispositivo Frontex e dal pattugliatore Monte Sperone della Guardia di finanza vicino all’isola di Linosa. Gli accordi a livello europeo prevedevano che Germania, Portogallo, Spagna, Malta e Francia avrebbero dovuto accogliere 50 persone, mentre l’Irlanda ne avrebbe colti 20, per un totale di 270. Ma i trasferimenti effettivi, in base ai dati del Viminale, sono stati 129: 23 persone sono andate in Germania, 50 in Francia (unico paese che ha preso tutta la quota prevista), 19 in Portogallo, 16 in Irlanda, 21 in Spagna e nessuno a Malta.

Il caso della Lifeline

A met giugno la nave della Ong tedesca Lifeline, con 230 migranti salvati a bordo, stata lasciata in mare aperto per quasi una settimana dopo che l’Italia si rifiutata di farla entrare in un suo porto. Alla fine, il 27 giugno approdata a Malta, dopo che nove Paesi dell’Ue (oltre a Malta, Italia, Francia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo) hanno accettato, di accogliere ciascuno una quota dei migranti a bordo.

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