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Scheda di soccorso: cos’è e perché tenerla a bordo

Feb 13, 2017
Scheda di soccorso: cos'è e perché tenerla a bordo

Vi siete mai chiesti come fanno i pompieri a sapere quale punto della carrozzeria tagliare per estrarre dall’abitacolo le vittime di un incidente con la cesoia idraulica? Oltre all’esperienza, si avvalgono della scheda di soccorso, un documento pubblicato ormai da quasi tutte le Case automobilistiche che indica per ogni modello i punti appropriati su cui intervenire per procedere all’estrazione degli occupanti più velocemente e in sicurezza.

Questo perché su ogni auto vi sono parti della carrozzeria più o meno resistenti al taglio, ma anche perché sono presenti componenti a rischio, come cavi ad alta tensione, condotti ad alta pressione, tubi in cui passa il carburante, bombole per i gas degli airbag, che se recisi o perforati possono mettere a repentaglio l’incolumità dei soccorritori e degli stessi occupanti.

Ad oggi la scheda di soccorso non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata dalla FIA e promossa da alcuni Automobil Club nazionali, in vista di una sua regolamentazione che la faccia diventare un documento da tenere a bordo per legge.

Cos’è la scheda di soccorso

La scheda di soccorso è uno schema a colori delle dimensioni di un foglio in formato A4 contenente le posizioni dei rinforzi della carrozzeria, delle batterie, dell’airbag, del pretensionatore delle cinture di sicurezza, degli attuatori a gas, delle centraline di comando e altro rappresentati da simboli standard.

Esempio di una scheda di soccorso

Alcuni costruttori adottano un codice QR sul giro porta o sullo sportellino del tappo carburante da leggere con delle apposite app per il soccorso. Si tratta di una pratica lodevole, ma non al 100% efficace perché implica che sul luogo dell’incidente sia possibile acceedere a Internet.

Simboli adottati sulle schede di soccorso

Dove trovarla

Attualmente è uno standard richiesto in Germania ai costruttori dall’ADAC, ma per fortuna la maggior parte delle Case ha iniziato a diffonderle via Internet in più lingue. Si possono velocemente reperire attraverso il sito dedicato della FIAwww.rescuesheet.info, ma anche attraverso il sito www.schedadisoccorso.itcreato dall’Associazione Familiari e Vittime della Strada, da cui possono essere scaricate in formato .pdf e stampate a colori. Ogni scheda di soccorso deve corrispondere perfettamente al modello su cui verrà tenuta, considerando anche l’anno di produzione, il tipo di carrozzeria e di alimentazione, soprattutto per le versioni ibride, elettriche o bifuel a metano o GPL.

Dove tenerla

Al fine di renderla immediatamente individuabile ai soccorritori, la scheda di soccorso va piegata e assicurata sul retro dell’aletta parasole lato conducente, incastrandola nell’apposita asola se presente oppure fissandola con del nastro adesivo, con un elastico o un nastro di velcro.

La scheda di soccorso va fissata all’aletta parasole lato conducente

L’adesivo sul parabrezza

Al fine di informare immediatamente i pompieri della presenza a bordo della scheda di soccorso, alcuni Automobil Club europei (Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Francia, Svezia, Portogallo e Romania), forniscono gratuitamente su richiesta un adesivo da applicare sul parabrezza. Questo servizio non è ancora offerto dall’ACI, ma si può richiedere uno sticker gratuito alla Associazione Familiari e Vittime della Strada sempre attraverso il sito www.schedadisoccorso.it

Un adesivo da parabrezza fornito gratuitamente dall’ADAC tedesco

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