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Oggi sciopero di 24 ore: stop a trasporti, scuole e uffici Pa

Ott 21, 2016

Sar un venerd di disagi nei trasporti e nei servizi pubblici e privati – scuole, ospedali, uffici pubblici – per lo sciopero di 24 ore indetto dai sindacati di base. A rischio soprattutto bus, metropolitane, treni, aerei e navi. Lo stop stato proclamato da Usb, insieme a Unicobas e Usi. Alla protesta hanno aderito anche il Si Cobas, l’Adl e la Cub Trasporti Lazio.

I trasporti

I voli saranno garantiti dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, mentre il personale marittimo incrocia le braccia da un’ora prima delle partenze fissate per oggi. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, invece, il personale fisso sciopera per tutte le 24 ore, mentre gli addetti alla circolazione dalle 9 alle 17. Trenitalia ha fatto sapere che le Frecce non risentiranno dello stop e ha pubblicato un elenco dei treni garantiti (clicca qui), cos come Ntv per i suoi treni Italo (clicca qui).

Il tweet di Ferrovie dello Stato

Sul fronte bus e metro, le modalit di sciopero sono diverse a seconda della citt: a Roma il servizio garantito da inizio turno alle 8.30 e dalle 17 alle 20; a Milano da inizio turno alle 8.45 e dalle 15 alle 18; a Torino dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; a Napoli dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 20; a Firenze dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; a Bologna da inizio turno alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30; a Genova alle 6 alle 9 e dalle 17.30 alle 20.30.

A rischio anche scuole e uffici della Pa

Disagi possibili oggi anche nelle scuole, dove potrebbe saltare qualche lezione. E la mobilitazione potrebbe attecchire anche negli uffici pubblici, tanto che l’Inps, l’Istituto nazionale di previdenza, ha lanciato l’avviso agli utenti: Si informano i cittadini di eventuali, possibili rallentamenti nell’erogazione dei servizi Inps. Lo stesso vale per gli altri enti pubblici, compresi quelli comunali e le Asl.

Dall’Atac aggiornamenti via Twitter

Domani “No Renzi Day”

La protesta di oggi prevede iniziative, presidi e manifestazioni in tantissime citt fanno sapere i sindacati, spiegando che si tratta di una protesta contro le politiche economiche del governo Renzi dettate dalla Ue, ma anche per la difesa e l’attuazione della Costituzione ed il No al Referendum. A Roma, fanno sapere, dal pomeriggio del 21, l’Usb, l’Unicobas e l’Usi, insieme a molte altre organizzazioni sociali e politiche, si ritroveranno in piazza San Giovanni.

L’agitazione continuer anche domani, con i sindacati di base che insieme al “Coordinamento No Sociale al Referendum”, scenderanno in piazza – sempre a San Giovanni – per il “No Renzi Day’, la prima manifestazione nazionale per il No – spiegano – convocata da un amplissimo arco di forze sociali, sindacali e politiche.

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