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Milano, l’assessora ex Microsoft pronta alle dimissioni. Sala media: “Domani i redditi online”

Feb 16, 2017

Svolta nella vicenda della pubblicazione dei redditi online dell’assessore alla Digitalizzazione del Comune di Milano, Roberta Cocco. Ad annunciarla il sindaco Beppe Sala: “L’assessore Cocco è venuta da me disponibile a rassegnare le dimissioni. Io considero il lavoro che sta facendo straordinario, ha una qualità e una esperienza notevole e non volendo privarmi del suo supporto. Le ho chiesto di ripensarci e di fornire questi dati. Quindi, nonostante possa suscitare qualche problema dal punto di vista della privacy, domani li pubblicherà sul sito del Comune e con ciò mettiamo fine alla vicenda. Voglio che l’assessore Cocco torni a lavorare per il Comune di Milano”.

“Io – ha spiegato Sala – non ho mai detto che non si deve rispettare la legge. Rimane la riflessione sul fatto che non credo sia così necessario che un funzionario pubblico comunichi la sua dichiarazione dei redditi relativa ad anni precedenti alla nomina. Ma la cosa ha scatenato le polemiche che abbiamo visto”.

Nelle ore precedenti alla svolta la polemica su questo punto si era ulteriormente accesa. La rappresentanza del M5s in Consiglio dal blog di Grillo aveva puntato il dito contro Sala, reo di non avere rispetto alcuno per i milanesi ma anche di non comprendere la legge. Tutto nasceva dalla dichiarazione del sindaco che nei giorni scorsi aveva affermato di non essere completamente d’accordo sulla correttezza della legge secondo cui “un amministratore pubblico debba pubblicare i suoi redditi prima di diventare amministratore”. Dichiarazioni sulle quali è intervenuto dalle pagine di Repubblica il capo dell’Anac, Raffaele Cantone, ribadendo la validità della legge. A detta dei grillini “il sindaco dimostra di non avere rispetto alcuno per i milanesi ma anche di non comprendere la legge. Se un assessore non rispetta la legge è fuorilegge, e allora

se ne deve andare”.

Sul piede di guerra anche la Lega Nord, che per voce del capogruppo in Comune, Alessandro Morelli, aveva annunciato sulla vicenda una mozione di censura da presentare a Palazzo Marino “per chiedere che il Consiglio comunale prenda le distanze dal comportamento dell’assessore Cocco” e per chiedere che, “siccome Cocco non desidera rispettare la legge come stiamo facendo noi, venga presa una posizione dal Consiglio e dalla giunta”.

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