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Bari, la doppia vita della prof di liceo: arrestata in Australia con 5 chili di coca, rischia l’ergastolo

Feb 16, 2017

È il 27 gennaio scorso. Elisa Salatino, 39 anni, condivide un messaggio sulla sua bacheca: “Se pensassi ad alta voce sarei ai domiciliari”. Una frase che ora assume un significato inquietante. Elisa è un’insegnante di sostegno in un istituto tecnico di Bari. Da domenica mattina è in carcere, in Australia, dopo essere stata fermata all’aeroporto di Melbourne. In un doppio fondo, ricavato nella sua valigia, nascondeva quasi cinque chili di cocaina per un valore commerciale di più di un milione di dollari. E ora rischia l’ergastolo.

Difficile capire perché e quando Elisa Salatino abbia deciso di trasformarsi in un insospettabile corriere internazionale di droga. All’istituto dove insegna da alcuni anni, dopo una breve esperienza alle scuole primarie, Elisa aveva chiesto due giorni di permesso per ‘motivi familiari’ e al lavoro sarebbe dovuta rientrare lunedì. “Mi piacciono le persone folli, profumano di vita”, aveva scritto sabato su Facebook, augurando un buon fine settimana da un paese della provincia di Napoli. A Melbourne è arrivata con un aereo proveniente da Roma. Per nascondere la droga, suddivisa in un numerosi pacchetti, aveva usato un pannello di compensato.

Gli agenti della squadra mobile di Bari stanno cercando di ricostruire il viaggio dell’insegnante di sostegno e soprattutto i suoi contatti. Originaria di Fasano, nel Brindisino, dove vivono i genitori e un fratello – “persone perbene” raccontano in paese – non aveva mai fatto parlare di sé. Nel suo passato non ci sono precedenti, né, almeno apparentemente, amicizie particolari. Dopo un breve matrimonio, durato poco più di un anno con una separazione che l’aveva provata emotivamente, Elisa era tornata a vivere nel quartiere Japigia con i suoi due inseparabili cani e aveva ripreso la sua vita di sempre, documentata quotidianamente sul suo profilo Facebook. “Va tutto bene, è la maschera più pesante da indossare”. E ancora: “Barcollo, ma non mollo”.

Con queste frasi Elisa Salatino descriveva il suo carattere e forse la sua inquietudine, alimentata, probabilmente, da preoccupazioni di carattere economico. “Non avevamo notato nulla di strano” dicono a scuola e anche nella palestra che la ragazza frequentava assiduamente la notizia dell’arresto è stata accolta con sorpresa. Ultimamente alcune conoscenti l’avevano incrociata a un incontro del Movimento di cooperazione educativa (associazione che si ispira ai principi della pedagogia popolare).

Saranno le indagini a

spiegare la doppia vita dell’insegnante. Una delle sue passioni erano i viaggi e forse è proprio in uno dei suoi spostamenti che Elisa potrebbe aver conosciuto chi l’ha convinta a trasformarsi in una trafficante di droga. Per la squadra mobile di Bari appare poco probabile che la donna si fosse rifornita di droga in città. Dopo l’arresto, Elisa Salatino è comparsa davanti alla Magistate’s Court di Melbourne ed è stata rinviata a giudizio al 22 maggio.

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