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Italia, lo sci alpino può ridarti l’oro olimpico

Feb 3, 2018

sabato 3 febbraio 2018 09:51

PYEONGCHANG – L’Italia che parte per PyeongChang (in parte, a dire la verità, lo ha già fatto) ha una precisa missione da compiere, affidata a tutti gli azzurri dal presidente del Coni Giovanni Malagò: riportare in Italia quell’oro olimpico sfuggito a Sochi 2014 dopo otto edizioni consecutive (da Sarajevo 1984 a Vancouver 2010) in cui almeno per una volta aveva risuonato l’Inno di Mameli. Non si tratta di una missione banale, anche se i bookmakers ci “assegnano” uno o due ori, perché nessuno dei nostri parte da favorito numero uno nella sua gara di riferimento, però di carte da giocare ce ne sono tante. E il settore che, anche per densità di atleti di vertice, può regalare le maggiori soddisfazioni è lo sci alpino. Sport che però va “maneggiato con cura”, perché basta un attimo per passare dalla gara perfetta a una gara da buttare.

SOFIA GOGGIA – In discesa libera più ancora che in Supergigante, la bergamasca è indubbiamente tra le favorite. Adora le piste olimpiche, tanto che lo scorso anno, in Coppa del Mondo, in Corea ottenne due vittorie su due gare, e anche quest’anno ha ottenuto buoni risultati. Lei più di tutte, però, è atleta da “tutto o niente”: può dominare, ma a volte esagera e finisce per sprecare occasioni importanti.

FEDERICA E LE ALTRE – Lo slalom gigante femminile è la gara in cui tutte e quattro le azzurre al via parteciperanno con la teorica possibilità di salire sul podio: a guidare il gruppo, in una gara in cui ci sarà da superare la concorrenza di Shiffrin, Rebensburg e Worley, c’è Federica Brignone (capace di tutto anche in SuperG), l’unica forse che può arrivare fino alla medaglia d’oro, in caso di giornata di grazia. Poi ci sono la stessa Goggia, Marta Bassino e Manuela Moelgg che, per quello che si è visto quest’anno, non sono da titolo, ma possono ambire a una medaglia.

I VELOCISTI – Anche in discesa libera e supergigante maschili l’Italia ha tre carte importanti da giocare: qui il cavallo di razza è Dominik Paris. Sa far correre gli sci come pochi, se “indovina” tutte le curve può dar fastidio anche a Svindal e Feuz. Un gradino sotto c’è Peter Fill, vincitore delle ultime due coppe di discesa libera. Anche lui può inserirsi nella lotta. E poi c’è Christof Innerhofer, l’azzurro che più di tutti sfiorò l’oro a Sochi (fu argento a 6 centesimi da Mayer). Ora parte da outsider, ma chi sa…

LE COMBINATE E LO SLALOM – Le speranze vere finiscono qui: la Brignone nella combinata femminile è un’outsider, così come Paris e Fill in quella maschile. Gli slalomisti (Gross e Maolgg) quest’anno stanno deludendo. E poi lì c’è super Hirscher. Nello slalom femminile siamo lontani.

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