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Serie A Lazio, all’Olimpico persi oltre 4 milioni

Ott 15, 2016

di Fabrizio Patania

sabato 15 ottobre 2016 10:10

ROMA – Sono pochi, ancora troppi pochi. Si vedono a occhio nudo, non si possono contare e la Lazio da luglio ha deciso di non divulgare più alcun tipo di informazione su paganti e abbonati. Per l’incasso neppure a parlarne, già da alcuni anni Lotito aveva deciso di oscurare il dato relativo al botteghino che entra però nel consuntivo di bilancio ed è consultabile ogni sei mesi. Secondo l’analisi di Calcio e Finanza, la Lazio nell’ultima stagione ha perso 4 milioni e 280 mila euro di ricavi al botteghino nelle partite di campionato rispetto al 2014/15, quando l’Olimpico si riempì per la corsa di Pioli e dei suoi giocatori verso il terzo posto. Si toccò il record dei 49 mila spettatori con l’Empoli, nel giorno del sorpasso e per questo motivo diventata partita di cartello. Un anno fa, di questi tempi, infuriava la polemica per le barriere, la decisione degli ultras della Curva Nord di disertare l’Olimpico, e la contestazione alla società mai interrotta, anzi ancora più dura dopo l’eliminazione dai gironi di Champions e l’ennesima delusione. Una stagione di piombo, pagata in termini economici dalla società di Lotito: ottavo posto, esclusione dalle coppe europee, contrazione dei ricavi al botteghino. La società biancoceleste per domani con il Bologna ha lanciato l’iniziativa “porta un aquilotto allo stadio”. Gli under 14 possono entrare pagando il biglietto al prezzo simbolico di un euro. Non sembra, però, che la promozione abbia sortito effetto. Come presenze e spettatori, domani si dovrebbe restare nella media. Erano 35 mila spettatori con la Juve, sono diventati 12 mila con il Pescara e 10 mila con l’Empoli, dati diffusi dalla Lega.

TUTTO SULLA LAZIOCLASSIFICA SERIE A

BARRIERE – Ieri dell’Olimpico è tornato a parlare Arturo Diaconale, direttore della comunicazione della Lazio. «Il problema dello Stadio è gigantesco – ha spiegato ai microfoni di Radio Roma Capitale – per Roma perché le misure che sono state prese, con la giustificazione di garantire l’ordine pubblico, sono misure che scoraggiano l’accesso allo stadio. Questo spinge i tifosi di Roma e Lazio a restarsene a casa. È un problema che andrebbe affrontato cercando di trovare soluzioni adatte a garantire sicurezza, ma anche a favorire l’accesso. Altrimenti tanto vale chiudere gli stadi. Stadio della Lazio è possibile? È strettamente legato allo Stadio della Roma».

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

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