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Coronavirus, un italiano positivo sulla Diamond Princess. Cambogia fa sbarcare 2000 passeggeri senza test – Il Messaggero

Feb 18, 2020
Coronavirus, la Cambogia fa sbarcare 2000 passeggeri: tra loro una donna infetta e 5 italiani

Diamond Princess, emergenza continua. Uno dei 35 italiani che sono a bordo della nave è risultato positivo al test del coronavirus. Lo si apprende dalla Protezione Civile. Le attività di gestione dell’emergenza Coronavirus da parte del Comitato operativo della Protezione Civile presieduto dal capo dipartimento Angelo Borrelli proseguono. In queste ore il lavoro del tavolo, in stretta collaborazione con i ministeri degli Affari Esteri, della Salute e della Difesa, si sta concentrando sulle operazioni necessarie per il rimpatrio dei cittadini italiani attualmente imbarcati sulla nave da crociera Daimond Princess. Il lavoro delle autorità coinvolte proseguirà per assicurare il tempestivo rientro di tutti i nostri connazionali, garantendo tutte le procedure di sicurezza necessarie.

Il caso Cambogia. La Cambogia rompe il cordone sanitario e buca i controlli del coronavirus. Se da un lato sembra essersi conclusa la vicenda dell’altra nave da crociera, la MS Westerdam, approdata in Cambogia nei giorni scorsi dopo il rifiuto di altri Paesi di farla attraccare, dall’altro proprio da quella noave parte un allarme.

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Le oltre 2.200 persone a bordo sono state fatte sbarcare a partire da venerdì e sono state autorizzate a rientrare nei rispettivi Paesi. Ma tra gli ex passeggeri è già spuntato un caso di contagio: una cittadina degli Stati Uniti, tra i primi a sbarcare, è risultata positiva a un controllo sanitario, dopo essersi spostata in Malesia.

Cinque italiani. C’erano anche tre italiani e due italo-brasiliani tra gli oltre 1.200 passeggeri a bordo della nave da crociera americana Westerdam sbarcati nei giorni scorsi nel porto cambogiano di Sihanoukville senza controlli particolari o alcuna forma di quarantena. A bordo della nave c’era almeno una persona, una 83enne americana, positiva al coronavirus. I tre italiani potrebbero già essere rientrati in Italia mentre i due italo-brasiliani in Brasile. Le verifiche sono in corso.

Oltre al dossier dei connazionali ancora bloccati all’estero, c’è poi la questione dei danni economici provocati all’industria italiana dall’emergenza. Il 2 marzo alla Farnesina, ha annunciato Di Maio, ci sarà un tavolo con le imprese per pianificare come spendere al meglio i 300 milioni del piano straordinario per il Made in Italy.

I passeggeri della nave-lazzaretto scenderanno a terra domani. Le operazioni di sbarco di una parte dei passeggeri saliti a bordo della nave da crociera Diamond Princess, in quarantena per il coronavirus a Yokohama, inizieranno domani. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute di Tokio, Katsunobu Kato. «Tutti vogliono andare a casa», ha dichiarato. «Vorrei creare le condizioni perché possano farlo senza problemi», ha aggiunto, anticipando poi che le operazioni di sbarco si protrarranno per diversi giorni a partire da domani.

Intanto Londra si prepara a riportare a casa i propri cittadini imbarcati sulla nave da crociera. «Viste le condizioni a bordo, stiamo lavorando per organizzare prima possibile un volo di ritorno nel Regno Unito per i cittadini britannici che sono a bordo della Diamond Princess. Il nostro staff sta contattando i connazionali per organizzarsi. Esortiamo tutti coloro che non hanno ancora risposto a mettersi in contatto immediatamente», si legge in una nota del Foreign Office.

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Il bilancio. Continua a salire il bilancio delle vittime. Il ministero della Salute di Pechino ha aggiornato oggi il bilancio delle vittime e dei contagiati dal nuovo coronavirus: i morti per la malattia sono 1.868 e 72.434 i contagiati. Di contro 1701 pazienti sono stati dimessi, il che porta a 12.522 il numero delle persone guarite.

Per consentire le cure ai pazienti la Cina da deciso l’esenzione dai dazi sull’import di una lista di beni come attrezzature mediche Usa che includono monitoraggio del paziente, trasfusioni di sangue e strumenti per misurare la pressione del sangue, nel mezzo dell’epidemia del coronavirus. Dal 2 marzo saranno accettate le domande delle società domestiche importatrici per ottenere l’esenzione dai dazi addizionali imposti durante la guerra commerciale su alcuni prodotti Usa, secondo l’annuncio fatto dalla Customs Tariff Commission del Consiglio di Stato, il governo centrale.

Lo studio. Anziani, malati e uomini più a rischio di subire pesanti conseguenze da Covid-19. A confermare i risultati di un precedente studio arriva oggi una maxi-ricerca cinese condotta su oltre 44.000 persone infettate dal nuovo coronavirus nel più grande lavoro dall’inizio dell’epidemia. Ebbene, il più elevato tasso di mortalità è stato registrato per gli ‘over 80’. I dati del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ccdc) rilevano che oltre l’80% dei casi finora è stato lieve, e che proprio i malati e gli anziani sono maggiormente a rischio. La ricerca, pubblicata sul Chinese Journal of Epidemiology, indica anche un elevato rischio per il personale medico. E questo proprio nei giorni in cui si piange Liu Zhiming, 51 anni, direttore dell’ospedale Wuchang di Wuhan, uno dei principali nosocomi nell’epicentro dell’epidemia.

La morte. Giallo sull’ora della morte del direttore ospedale di Wuhan. Il direttore La Commissione sanitaria municipale di Wuhan ha confermato che Liu Zhiming, direttore del Wuchang Hospital di Wuhan, è morto questa mattina a 51 anni. Una news online della tv statale Cctv ha scritto che il personale medico inviato dal Beijing Xiehe Hospital aveva riferito che Liu era deceduto per il coronavirus alle 10,30 locali (3.30 in Italia) dopo il fallimento di tutti i tentativi per salvargli la vita. La Commissione, in seguito, ha fissato l’ora del decesso alle 10.54, quando già da ieri sera si erano diffuse le voci sulla sua morte. Tra i morti vi sarebbero anche altri sei medici in servizio negli ospedali.

Lavoro. Volkswagen sta lavorando perché le sue joint venture in Cina tornino a produrre secondo la normale pianificazione: SAIC Volkswagen, partnership con SAIC Motor, ha rinviato l’avvio delle attività al 24 febbraio; FAW-Volkswagen, jv con FAW Group, ha ripreso i lavori in alcuni impianti e stima la piena operatività per i prossimi giorni. Secondo la Cnbc, ci sono ritardi su supply chain e logistica, oltre che per i limiti agli spostamenti dei lavoratori. Allo stato, è «ancora troppo presto» per le stime sull’impatto dell’epidemia del coronavirus sulla compagnia.

Ultimo aggiornamento: 12:55© RIPRODUZIONE RISERVATA

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