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Bologna, suggestione “I–Days”: pedoni nel fine settimana solo in via Indipendenza

Feb 25, 2017

“Vedrete che tra un po’ di tempo i T-Days diventeranno I-Days… Indipendenza-Days”. Lo dice con un sorriso malizioso il grillino Massimo Bugani, lasciando l’aula di consiglio dopo aver ascoltato Irene Priolo. La suggestione, in due parole, è questa: solo via Indipendenza resterà del tutto pedonale durante i week-end, mentre sull’asse Rizzoli-Ugo Bassi passerà il Crealis. Una idea che potrebbe piacere, sulla carta, anche a Tper, costretta ora a interrompere il percorso del nuovissimi e costosissimi filobus durante il fine settimana. «L’idea è quella, Priolo me l’ha confermata» assicura il 5 Stelle.

Dare un “passaggio” ad anziani e famiglie. Nei fatti, si vedrà se è così. L’assessora per adesso glissa: “Ho detto solo che i T-Days non si possono estendere sette giorni su sette” risponde come un mantra a chi le chiede se per caso si voglia far circolare il Crealis lungo via Rizzoli e Ugo Bassi nel fine settimana. Di sicuro c’è che l’idea di consentire l’accesso alla zona pedonale di un mezzo pubblico, a ben guardare, non è affatto nuova. Nel tira e molla ciclico che si gioca sui T-Days, da quando sono nati, lo stesso sindaco Virginio Merola ha spesso aperto alla possibilità di far passare “qualcosa” lungo l’asse Rizzoli-Ugo Bassi per dare una mano ad anziani e famiglie a raggiungere il cuore del centro storico. Una volta erano navette elettriche, una volta trenini. Perchè non potrebbe essere il Crealis?

Bologna, suggestione "I–Days": pedoni nel fine settimana solo in via Indipendenza

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Se passa il bus, passano pure i taxi. Riavvolgendo il nastro, si scopre che la prima volta che si parlò di aprire i T-Days al passaggio di un mezzo pubblico data 29 aprile 2015. L’idea uscì da un vertice del gruppo Pd, in cui il sindaco, a un anno dal voto, parlò proprio di Crealis, ipotizzando di far entrare il filobus dalle 22 di sabato sera alla mattina di domenica nella T-pedonale, mentre durante il giorno la T poteva essere attraversata da navette elettriche. Un modo per rendere più “accessibili” i T-Days, insomma. Il problema, allora come oggi, è che però aprendo la zona pedonale agli autobus, il codice della strada consente automaticamente il passaggio anche ai taxi e alle auto con permesso handicap. In questo modo la pedonalizzazione della T sarebbe di fatto annullata, perchè il transito di diversi mezzi impedirebbe di passeggiare liberamente sulla carreggiata. Non a caso l’allora assessore, Andrea Colombo, si oppose, chiedendo modifiche al codice della strada per consentire il passaggio solo alle navette. Alla fine non se ne fece nulla.

Il de profundis per Colombo. L’idea però ritorna puntualissima in campagna elettorale. Il 21 aprile 2016, a meno di due mesi dal primo turno, la stampa riporta la promessa di Merola: “Vogliamo migliorare l’oranizzazione dei T-Days, nel senso di prevedere navette elettriche che permettano alla gente, soprattutto ai nostri anziani, di spostarsi meglio”. Resta sempre il problema del codice della strada da modificare, ma il sindaco a questo punto è disposto anche a passarci sopra: “Se anche le modifiche al codice non ci saranno, sarà opportuno riconsiderare l’accessibilità al centro pedonalizzato”. Tra primo turno e ballottaggio, nei giorni della grande paura, il sindaco si spinge oltre e ammette: “Sulla mobilità abbiamo sbagliato”. L’annuncio, ancora una volta, è quello di “navette elettriche nei T-Days” e di “una modifica radicale della mobilità in via Irnerio”. Fu il de profundis per Colombo.

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Irene Priolo

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La Priolo cambia rotta. Al suo posto Priolo, cui è stato dato mandato di “migliorare” la viabilità, ha subito affrontato il gorgo di via Irnerio, con un tavolo aperto con Tper che si è concluso col passaggio della linea 14, durante il sabato pedonale, direttamente sotto le Torri, per favorire anche l’accesso ai T-Days. Non solo. L’assessora, pezzetto dopo pezzetto, ha iniziato a smontare la mobilità pensata dal suo predecessore. Ha aperto alcune preferenziali alle moto e ne ha cancellato altre. Ha ammesso la necessità di rivedere la viabilità della zona universitaria, magari aprendo il secondo tratto di via Zamboni – quello che va verso Piazza Puntoni – per facilitare il transito dei taxi nella movida di piazza Verdi e non ha escluso l’ipotesi di far circolare una navetta elettrica che conduca il pubblico al Comunale.

E i 5 Stelle sorridono. Molte di queste idee, dalle moto sulle preferenziali alla navetta per il Comunale, per citarne alcune, sono anche proposte del Movimento 5 Stelle, che infatti sorride. “Ci ascolta, anche se poi bisogna vedere se lo fa, però almeno se l’idea è

buona la considera” dice Bugani. E il capogruppo 5 Stelle, del resto, rivendica pure l’idea di sostituire i T-Days con gli I-Days, Indipendenza Days appunto: “Vedrete che finisce così”. In fondo, se la giunta riuscisse a portare a casa anche una modifica al codice della strada che consentisse solo ai Crealis di passare su Rizzoli-Ugo Bassi, l’assessora potrebbe rivendicare di aver reso più accessibili i T-Days senza cancellarli. Almeno formalmente.

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