• 18 Maggio 2024 8:51

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Batteria per auto elettriche da record: autonomia di 600 km in 10 minuti

Mag 4, 2024

Se autorità e capi d’industria incoronano la Cina come regina dell’elettrico un motivo ci sarà. Mentre le Case occidentali dalla lunga tradizione devono ancora completare la transizione ecologica, la Repubblica del Dragone ha maturato un know-how invidiabile. CATL, tra i principali operatori specializzati del Paese, conferma per l’ennesima volta con la forza delle sue idee la competenza acquisita sul campo.

La risposta ai lunghi tempi di attesa alle colonnine di ricarica

Quando le BEV sono l’argomento all’ordine del giorno una netta spaccatura tra promotori e scettici è da mettere in conto. Oltre alle “chiacchiere da bar” tra gli appassionati su forum e social, opinioni differenti vengono espresse direttamente dai player dell’automotive.

Premesso che il fine perseguito è lodevole (proteggere il Pianeta), permangono delle criticità, compresa la lentezza degli accumulatori nella ricarica. I progressi compiuti nel recente periodo non tolgono il fatto che il gap dai propulsori termici rimane significativo.

Mentre alle consuete stazioni di rifornimento, un pieno è giusto questione di pochi istanti, la controparte segnala un palese deficit. Per compensare il gap compagnie, enti indipendenti e dipartimenti dei Costruttori specializzati provano a colmare le lacune mediante studi empiric.

Sulla base dei valori registrati nei test sul campo, aggiustano il tiro e CATL offre spesso e volentieri alcune delle soluzioni più interessanti in circolazione. L’ultimo progetto illustrato dalla società cinese sono le Shenxing Plux, batterie LFP, cioè al ferro, litio e fosfato, che sulla carta promettono di stravolgere il panorama delle BEV.

In soli 10 minuti di ricarica saprebbero recuperare un’autonomia di percorrenza fino a 600 km, e la densità energetica di 205 Wh/kg eguaglia quasi gli standard delle più costose NCM (nichel-cobalto-manganese). Che soffrono di punti deboli importanti quali, appunto, il prezzo elevato, ascrivibile al cobalto, un materiale difficile da reperire e deleterio all’ambiente laddove estratto, soprattutto in certi Paesi. I problemi di sicurezza, nello specifico il rischio di surriscaldamenti e incendi, spingono altresì al cambiamento.

Struttura a nido d’ape 3D

La struttura a nido d’ape 3D sviluppata tra le fila interne permette di migliorare la densità energetica dell’anodo e controllare l’espansione del volume di carica e scarica. La formula elaborata dal team di specialisti prevede poi il ricorso alla tecnologia CTB 3.0 (cella su corpo) affinché la batteria abbia una stuttura a guscio integrato, così da incrementare l’efficienza volumetrica del 7%.

La ricarica delle Shenxing Plug è di tipo 4C, cioè permette di guadagnare un km di autonomia al secondo e la stabilità risulta superiore in confronto alle appena menzionate NCM. Contribuiscono, inoltre, alla sicurezza complessiva anche la spiccata efficienza di raffreddamento, una scatola ad alta tensione e un algoritmo AI preposto alla gestione intelligente della batteria.

Negli stabilimenti di punta e per i modelli principali, CATL conta di raggiungere una capacità produttiva di una cella di batteria al secondo. Ce la farà nel suo intento? Il “verdetto” lo scopriremo più avanti, in seguito alle prove di agenzie indipendenti. Quel momento non è detto che arrivi nel giro di breve, poiché i portavoce ufficiali di CATL mantengono il massimo riserbo sul periodo di messa in commercio.

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