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Bari, blitz dei vigili al Policlinico: falsi pass invalidi per parcheggiare, 18 denunciati

Nov 17, 2016

Il blitz è scattato all’alba. Due ore di controlli serrati, dalle 5 del mattino, prima che al Policlinico cominciasse il via vai caotico quotidiano. Un’operazione mirata della polizia municipale di Bari, che ha permesso di scoprire 18 pass falsi per disabili, 33 permessi temporanei scaduti o fotocopiati, cinque privi dell’indicazione (obbligatoria) del nome. “Alcuni ci hanno detto di essere dipendenti dell’azienda ospedaliera – spiega il comandante Nicola Marzulli – ecco perché abbiamo trasmesso l’elenco alla direzione del Policlinico, che potrà avviare le sue verifiche ed eventualmente prendere provvedimenti”.

L’attenzione della polizia municipale si era concentrata da tempo sul traffico disordinato e sulla sosta selvaggia all’interno del più grande ospedale barese. Una situazione ingestibile, nonostante la serie di divieti imposti dalla direzione generale nel 2014, quando è entrato in vigore il nuovo piano sulla viabilità. Che – per esempio – vieta l’accesso al Policlinico ai “dipendenti non disabili nella fascia oraria dalle 5.30 alle 13.30”. Per scovare i furbetti gli agenti si sono posizionati all’alba davanti alle sbarre d’ingresso. “Un modo per scoprire chi entra senza essere autorizzato – racconta Marzulli – evitando però di rallentare il traffico nelle ore di punta”.

Poco più di due ore di controlli serrati, con risultati sorprendenti. “Abbiamo individuato 18 autovetture con contrassegni per disabili contraffatti, su cui era stato modificato l’ologramma”, il resoconto dell’operazione. Non di particolare pregio la fattura dei pass falsi: su alcuni l’ologramma era stato sostituito da un francobollo camuffato. Immediato il riscontro della polizia municipale dopo i controlli, grazie alle conferme della ripartizione Sviluppo economico del Comune di Bari, deputata a rilasciare i pass. “In molti casi gli automobilisti fermati hanno dichiarato di essere dipendenti del Policlinico – anticipa il comandante – una circostanza che sarà l’azienda stessa a verificare, con l’elenco dei nominativi”.

Nel mirino delle pattuglie sono finiti i possessori di permessi temporanei, rilasciati dalla direzione o dalle unità operative dell’ospedale. Trentatré i documenti non validi, perché scaduti, fotocopiati o con le date modificate grossolanamente, a penna. Cinque infine le persone trovate in possesso di permessi con timbro e firma, ma senza il nome dell’interessato. “Segnale che ci potrebbe essere un fac simile, da compilare all’occorrenza con le generalità”.

A indagare sul possesso dei documenti falsi sarà

ora la polizia giudiziaria. I furbetti dei pass, se dipendenti dell’azienda, rischiano anche sanzioni disciplinari. La sensazione è che non ci sia un vero e proprio giro di contrassegni falsificati – l’ipotesi della polizia municipale – quanto una serie di iniziative dei singoli, anche piuttosto rozze. Un’azione gravissima, soprattutto se si pensa che i dipendenti dell’ospedale possono parcheggiare al vicino Polipark al costo agevolato di una ventina di euro al mese.

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