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Banche, il governo vara il fondo da 20 miliardi: salva Mps

Dic 23, 2016

ROMA – Il governo vara il decreto “salvarisparmio” che crea un fondo da 20 miliardi per le banche e salva Mps tutelandone al 100% la clientela retail. Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri straordinario convocato a tarda sera dopo il fallimento dell’aumento di capitale da cinque miliardi sul mercato di Montepaschi Siena, di cui ora il Tesoro diventa socio di maggioranza. È “una giornata importante, di svolta” per Mps “di rassicurazione per i suoi risparmiatori e per il suo futuro”, ha affermato il premier Paolo Gentiloni sottolineando che il decreto “si basa sull’autorizzazione ricevuta dal Parlamento con ampia maggioranza a costituire un fondo di 20 miliardi per intervenire a tutela del risparmio” e mira a “consolidare il nostro sistema bancario e finanziario”. Il presidente del Consiglio ha quindi tenuto a precisare che “le modalità di questo intervento” sono state “concordate con le autorità europee”. Qualche ora dopo Mps ha deliberato la richiesta di sostegno straordinario.

Il decreto. Nel corso della conferenza stampa, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha spiegato che il decreto su Mps prevede un meccanismo di tutela degli obbligazionisti subordinati di Mps al 100% assegnando loro prima azioni e poi obbligazioni ordinarie e ha ricordato che l’intervento pubblico fa scattare la conversione forzosa con perdite. Per ovviare a questo la stessa banca attiverà un meccanismo di transazione per scambiare le obbligazioni in azioni e poi in obbligazioni ordinarie.

Dei 20 miliardi quelli che serviranno per Rocca Salimbeni, ha aggiunto Padoan, sono “quelli sufficienti a colmare i requisiti identificati dagli stress test” Bce, che in estate aveva certificato la necessità per la banca di procedere all’aumento per smobilizzare 27,7 miliardi di sofferenze.

“Il meccanismo attivato dal governo è utile a Montepaschi – ha proseguito il ministro – ed è pensato anche per altre banche, vedremo se ci saranno altri istituti che lo richiederanno. Ci aspettiamo che Mps chieda l’attivazione che metterà in sicurezza il bisogno di capitale e consentirà alla banca di continuare nel suo piano industriale che dovrà essere approvato da autorità europee: sarà la terza banca italiana che torna in forza a operare per il sostegno all’economia italiana”. Padoan ha infine definito “assolutamente normale” la decisione della Consob di sospendere tutti i titoli Mps domani.

I risparmiatori, che a dire il vero avevano creduto più degli investitori istituzionali nella soluzione di mercato, ora si ritrovano con circa due miliardi di obbligazioni subordinate che saranno convertite in azioni, con una perdita imposta dalla direttiva Ue sul burden sharing che permette sì l’intervento dello Stato ma applicando perdite alla conversione e la diluizione degli azionisti. Per salvaguardarne il valore quindi, si è scelto uno schema di compensazione che vede la banca scambiare le azioni con obbligazioni ordinarie di valore pari a quello delle subordinate. Il Tesoro acquisterà le azioni oggetto dello scambio. Il riacquisto delle azioni frutto della conversione dalle obbligazioni subordinate, è la spiegazione dell’esecutivo, “ha lo scopo di prevenire liti giudiziarie connesse alla commercializzazione delle obbligazioni stesse” da parte degli oltre 40mila risparmiatori. Gli investitori istituzionali invece avranno una conversione che riconoscerà loro il 75% del valore nominale.

Solo nei prossimi mesi si vedrà in che modo il Tesoro gestirà la sua partecipazione in Mps e se ci sarà un accordo con Bruxelles per la progressiva dismissione della quota, magari dopo che la banca avrà ritrovato il cammino della redditività e della crescita.

Nel decreto non ci sono le altre misure per il settore, dal rinvio della trasformazione in spa delle Popolari al trattamento fiscale delle imposte differite attive (Dta).

Mps chiede l’attivazione del meccanismo. Qualche ora dopo la conclusione del Consiglio dei ministri, Monte dei Paschi di Siena ha deliberato di presentare un’istanza di sostegno finanziario straordinario e temporaneo. “Attraverso tale meccanismo la banca – si legge nella nota diffusa da Mps – previa interlocuzione con la Banca Centrale Europea, il ministero dell’Economia e delle Finanze e la Commissione Europea (DG Competition), potrà accedere alle predette misure di ricapitalizzazione straordinaria e a misure di sostegno di liquidità, che consentiranno di mettere la banca in piena sicurezza consentendole di operare nell’interesse dei propri clienti, depositanti e dipendenti”.

“In coerenza con le iniziative di sostegno adottate dal Governo della Repubblica Italiana, la Banca darà corso ad una proposta di transazione rivolta agli investitori retail per porre fine o prevenire liti aventi ad oggetto la commercializzazione delle obbligazioni subordinate denominate “€2.160.558.000 Tasso Variabile Subordinato Upper Tier II 2008-2018”.

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