In Toscana desta “preoccupazione” la situazione relativa alla così detta criminalità economica e alla evasione tributaria. Se complessivamente nel distretto le iscrizioni a ruolo in questo settore sono sostanzialmente “stabili”, a preoccupare, come ha spiegato il procuratore generale Marcello Viola nella sua relazione per l’apertura dell’Anno giudiziario, è “il fatto che molti sono riferibili per i soggetti che li commettono, per il loro contenuto e per le tecniche usate “direttamente a un’impresa economica o a un’attività professionale”.
Da qui, secondo Viola, la necessità di “perfezionare la capacità di lettura strategica di tale fenomeno, da affrontare sul piano di più incisive capacità investigative e giudiziarie e di meglio leggere i possibili nessi tra criminalità economica e criminalità organizzata”, anche perché aumentano i reati fiscali, societari, fallimentari e di usura.
Per falso in bilancio sono state registrate 22 iscrizioni, con un complessivo incremento del 57%, mentre sono 371 le iscrizioni per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, e diminuisce il numero dei procedimenti in materia di peculato, passati da 111 a complessivi 98, con un calo del 11,71%. In netto aumento (52%), invece, è il dato in materia di corruzione, passati quest’anno da 25 a 38 iscrizioni. Ed ancor più rilevante è l’incremento delle iscrizioni per concussione, con 12 iscrizioni nel periodo in riferimento a fronte delle 5 dell’anno precedente. In aumento pure i reati concernenti l’indebita percezione di contributi, finanziamenti concessi dallo Stato, da altri enti pubblici e dalla Comunità Europea, pari al 6,75%, con 174 iscrizioni a fronte delle 163 disposte nello scorso periodo.
alano in Toscana le iscrizioni in
materia di reati ambientali, da quasi 1000 iscrizioni a 816 (-13%). A dirlo è il procuratore generale di Firenze Marcello Viola che, nella relazione all’apertura dell’Anno giudiziario ha evidenziato come sia “limitatissimo” il numero delle notizie di reato in base alla legge 68 del 2015, riguardanti reati d’inquinamento e disastro ambientale. Numeri che secondo Viola si giustificano, in parte, con una “carenza di personale specializzato accompagnata forse da qualche carenza nel settore dei controlli amministrativi” che rendono arduo “un effettivo e più incisivo controllo sul territorio per quanto attiene al settore ambientale”.
Un esempio potrebbe essere Livorno dove, secondo il procuratore capo Ettore Squillace Greco, c’è la possibilità, nel prossimo futuro, di avere “un quadro di illegalità ambientale più rilevante di quello fin qui emerso”, se sarà possibile effettuare controlli, ossia “se si sarà nelle condizioni di farli”. A Castagneto Carducci, ad esempio, è stato sequestrato di recente un villaggio turistico quasi
Reati ambientali che, spiega il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, interessano anche la criminalità organizzata soprattutto per la gestione dei rifiuti. Nel febbraio 2016 un’inchiesta ha interessato due gruppi imprenditoriali toscani che sarebbero legati al clan dei Casalesi