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Visco: fondo salva banche 20mld capiente per Mps e altri casi crisi

Gen 28, 2017

MODENA – Il rafforzamento della crescita globale prosegue e potrebbe rafforzarsi ma non mancano i rischi che nuove misure protezionistiche potrebbero innescare sul commercio globale. Mentre prosegue la crescita dell’Italia, che resta ancorata a una proiezione di un punto di Pil l’anno nel triennio 2017-2019, se l’espansione globale non si interromper e se il sentiero delle riforme strutturali non verr abbandonato. questo il primo messaggio che arriva dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al 23esimo congresso di Assiom Forex in corso a Modena.

Il miglioramento del quadro macroeconomico e finanziario presuppone soprattutto – ha detto il governatore – che non si interrompa il processo di riforma avviato negli ultimi anni. Le conseguenze dell’incertezza circa le determinazioni politiche nel proseguire un’indispensabile strategia di ammodernamento non vanno sottovalutate.

“Il miglioramento del quadro macroeconomico e finanziario presuppone soprattutto che non si interrompa il processo di riforma avviato negli ultimi anni”

Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia

Anche perch il differenziale di rendimento tra Btp decennale e il corrispondente titolo tedesco di circa cinquanta punti base pi elevato del valore medio osservato nella prima parte del 2016 e si ampliato non poco il divario con la Spagna.

Il governatore, che entrato nell’ultimo anno del suo mandato, ha dedicato larga parte della sua relazione ai problemi del sistema bancario, partendo ancora una volta dai dati delle sofferenze. I crediti deteriorati iscritti a bilancio delle banche al netto delle rettifiche era a giugno di 191 mld, il 10,4% dei prestiti complessivi – ha ricordato Visco. Aggiungendo le rettifiche si arriva a 356 miliardi di crediti anomali questo dato si riferisce per al valore facciale dei crediti e non alla loro effettiva incidenza sui bilanci. Di questi 191 mld le sofferenze nette ammontavano a 88 miliardi, mentre i rimanenti 103 mld riguardano situazioni per le quali, con un miglioramento economico, le prospettive di ritorno alla normalit dei pagamenti sono pi favorevoli.

Visco ha ricordato che nel decennio 2006-2015 i tassi di recupero degli Npl sono stati del 43%, pur con molte differenze tra le diverse banche. Questo tasso si invece ridotto al 35% in media nel biennio 2014-2015 a causa delle cessioni in blocco sul mercato a investitori specializzati per le quali nel decennio considerato il tasso medio di recupero stato del 23%, a fronte del 47% per le posizioni chiuse in via ordinaria.

Secondo Visco molte delle misure adottate per una soluzione al problema dei crediti deteriorati vanno nella giuste direzione anche se ancora presto per vederne i frutti dato che gli effetti maggiori riguardano le nuove sofferenze. In particolare, ha sottolineato che un’accelerazione delle procedure di recupero potr derivare dal portale delle vendite pubbliche, dal registro informatizzato dei pegni non possessori, dalle nuove procedure esecutive fallimentari o dall’estensione del “patto marciano” ai consumatori. E miglioramenti ulteriori, ha aggiunto possono essere conseguiti aumentando la specializzazione dei giudici addetti alla materia concorsuale. Mentre sul fronte europeo un contributo importante potrebbe venire dall’adozione di una misura regolamentare che elimini o attenui, i disincentivi alla cessione in blocco dei prestiti deteriorati per le banche che adottano i modelli interni di tipo avanzato per la valutazione del rischio.

“Stabilit e riforme sono elementi essenziali per lo sviluppo”

Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia

Per il Governatore il decreto “salva risparmio” costituisce un passaggio importante nel percorso di uscita dalla crisi che ha colpito l’economia e le banche italiane e l’immissione di risorse pubbliche nel Monte dei Paschi assorbir circa un terzo dei 20 miliardi stanziati dal Governo. Restano, dunque, spazi pi che sufficienti per affrontare la necessit di ricapitalizzazione di altre banche italiane per le quali ricorrano le condizioni previste dal decreto.

Il consolidamento della ripresa e il rafforzamento del sistema del credito sono interconnessi, ha concluso il governatore, sottolineando ancora una volta e con particolare enfasi che stabilit e riforme sono elementi essenziali per lo sviluppo. Non ci sono scorciatoie – sono state le ultime parole del suo intervento – specie in un paese gravato da un debito pubblico cos pesante e da problemi strutturali cos persistenti. Ripensamenti, ritardi, resistenze – che non mancano in alcuni settori incluso quello bancario – rischierebbero di ripercuotersi sulle condizioni di mercato, vanificando i progressi realizzati durante la lunga crisi dalla quale, sia pure lentamente e con fatica, stiamo uscendo.

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