Dopo il ricorso d’urgenza presentato in Tribunale da Siae e l’indagine aperta dall’Antitrust nei confronti di Ticketone e di quattro siti del cosiddetto mercato secondario, sul caso secondary ticketing si pronuncia direttamente Assomusica, l’associazione che riunisce i principali organizzatori italiani di concerti.
In una nota appena varata dal consiglio direttivo presieduto da Vincenzo Spera, l’ente arriva ad auspicare addirittura una legge per oscurare i siti che, utilizzando bot, mandano immediatamente sold out le date degli eventi live, per poi rivendere ai fan i tagliandi di accesso a prezzi maggiorati. Ultimo clamoroso caso, quello dei Coldplay a San Siro il 3 e il 4 luglio 2017. Clamorosa, in un certo senso, si pu definire anche la presa di posizione dell’associazione di categoria, se si considera che nel settore i punti di vista sul tema sono sempre stati molteplici, da quelli pi intransigenti (no al mercato secondario che bagarinaggio online) a quelli pi liberisti (s alla rivendita se la legge lo consente).
Lo statement diffuso oggi netto: Assomusica ribadisce la propria contrariet a qualsiasi attivit non autorizzata di rivendita di titoli di accesso per i concerti. Sollecita, dunque, le autorit di vigilanza ad attivarsi per impedire qualsiasi forma di speculazione a danno dei consumatori e degli autori, anche tramite accurati controlli, affinch i biglietti degli spettacoli vengano venduti solo e soltanto da chi titolato ed autorizzato a farlo: organizzatori; ticket company autorizzate dagli organizzatori; soggetti terzi all’uopo autorizzati, la cui ragione sociale e/o la partita Iva figurino obbligatoriamente sui biglietti stessi. Invita altres il pubblico ad acquistare i biglietti attraverso i circuiti ufficiali, diffidando da chi volontariamente froda Stato, spettatori e musica. Si rende urgente, pertanto, una normativa che possa consentire anche l’oscuramento di quei siti web che non rispettano le leggi in materia.
ferma convinzione della nostra Associazione – prosegue la nota – che siano necessari urgenti provvedimenti legislativi che disciplinino le specifiche peculiarit di settori in continua evoluzione e di grande impatto socio-economico. Per questo motivo, l’azione di Assomusica continua con maggiore impegno, non solo presso le istituzioni italiane ma anche con gli altri partner, a livello internazionale. Il problema sentito, infatti, in tutti i Paesi europei (Francia e Germania, in primis) e non pu prescindere da una regolamentazione comunitaria. Solo la cooperazione – conclude il testo – e le opportune sinergie con altri soggetti, istituzionali e non, possono consentirci i risultati auspicati.
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