di Stefano Chioffi
giovedì 20 ottobre 2016 09:54
ROMA – Il Napoli non è in crisi, ma si trova in confusione e questo senso di smarrimento rappresenta l’aspetto più preoccupante. Non sono spariti gli schemi, non mancano le idee e la condizione atletica. Il nemico è la fiducia smarrita, come è emerso anche in occasione del rigore sbagliato da Insigne: sembra quasi che l’infortunio di Milik abbia tolto al Napoli l’autostima, la compattezza e l’identità che lo distinguevano. Terza sconfitta consecutiva per una squadra frenetica e fragile, messa sotto scacco dal Besiktas e dal guardalinee russo Kalugin, che non ha annullato il gol del 3-2 di Aboubakar, in netto fuorigioco. Eppure Gabbiadini, lasciato all’inizio in panchina da Sarri, aveva provato a cambiare indirizzo alla partita.
Le emozioni proseguiranno stasera con l’Europa League. Esame decisivo per l’Inter, stretta nella morsa dei risultati deludenti di De Boer (cinque sconfitte in dieci gare) e delle polemiche provocate dalla biografia di Icardi. Ora la trappola è il Southampton, allenato da un francese (Puel) che ha vinto già nel 2006 a San Siro contro il Milan in Champions, quando guidava il Lille. I nerazzurri, che somo crollati con l’Hapoel Beer-Sheva e lo Sparta Praga, rischiano di essere eliminati alla fine del girone d’andata. Missione diversa per la Roma, che ha ingranato la marcia giusta e aspetta l’Austria Vienna per mettere quasi un timbro sulla qualificazione: un clima di festa che avrà al centro della notte il capitano Totti, pronto a celebrare la centesima presenza nelle coppe europee. La Fiorentina, invece, cerca risposte sul campo dello Slovan Liberec, mentre il Sassuolo sogna altri applausi con il Rapid Vienna.