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Alitalia vieta Samsung Galaxy Note 7 a bordo degli aerei dopo lo stop del Dipartimento trasporti Usa – Rai News

Ott 15, 2016
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15 ottobre 2016A partire da oggi è vietato portare a bordo di tutti i voli Alitalia i dispositivi Samsung Galaxy Note 7. Lo annuncia l’Alitalia in un comunicato nel quale spiega che “la decisione di proibire il trasporto di questi dispositivi è stata presa in seguito alla disposizione urgente emanata ieri dal Dipartimento dei trasporti statunitense che, per garantire i massimi standard di sicurezza a bordo, ha vietato gli smartphone Samsung Galaxy Note 7 su tutti gli aerei negli Stati Uniti”.

Samsung: in Italia, entro 7 giorni completa ritiro Galaxy Note 7. Barlocco, neanche un caso negativo nel belpaese e in Europa

“Abbiamo poco meno di 2.000 device sul territorio italiano, sono stati da subito contattati i clienti, uno a uno, entro la prossima settimana ritireremo tutti i dispositivi”. Lo afferma Carlo Barlocco, presidente Samsung Electronics Italia, a margine del forum Coldiretti a Cernobbio in merito ai Galaxy note 7 dopo lo stop della vendita e della produzione in tutto il mondo del dispositivo per problemi alla batteria.”Oltre seicento dispositivi – osserva Balocco – sono già stati consegnati presso i punti vendita, per gli altri che non li volessero consegnare in quei punti manderemo un corriere a fare pick up, abbiamo messo a disposizione un numero verde e garantito, come di dovere, il rimborso totale di quello che è stato l’esborso dei clienti e il mantenimento di tutti i premi previsti per la campagna”. “Inoltre – aggiunge Balocco – comunicheremo a breve singolarmente a questi clienti coinvolti la possibilità di avere condizioni dedicate per acquistare un nuovo smartphone. Barlocco precisa che non è giunta richiesta in Italia da parte dei trasportatori della “scatola ignifuga” fornita dalla stessa Samsung per evitare incidenti. “È stata richiesta solo da alcuni trasportatori oltreoceano – osserva – non riguarda l’Italia, dove peraltro non è successo neanche un caso negativo e anche in tutta Europa. Parliamo di decine di casi su oltre due milioni di pezzi, quindi la possibilità che succeda in tutti paesi è veramente remota”. “Senza essere sollecitati da nessuno – commenta – abbiamo riconosciuto il nostro errore e richiamato gli smartphone. Una operazione che ci è costata 5 miliardi di euro di profitti, ma con la sicurezza non si scherza. Sottolineo comunque che su 2,5 milioni di pezzi, solo 48 sono risultati difettosi. Riteniamo il nostro intervento un fiore all’occhiello. Non dimentichiamo che alcune aziende che operavano nel nostro settore fino a 5-6 anni fa oggi sono sparite perché incapaci di innovare”.

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