Il sistema elettorale “misto”, con una componente maggioritaria uninominale e una proporzionale plurinominale, il metodo con gli italiani dovranno confrontarsi domenica 4 marzo nei seggi elettorali. La legge 3 novembre 2017 n.165, che prende il nome dal suo ideatore, Ettore Rosato (Pd), prevede che l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato venga effettuata in collegi uninominali, in cui proclamato eletto il candidato pi votato.
L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento predeterminate dalla medesima legge.
Per fare chiarezza sul sistema elettorale e sui modi per esprimere la propria preferenza il professor Giulio Enea Vigevani, docente di diritto costituzionale all’Universit di Bicocca di Milano, far il punto sul Rosatellum e sulle elezioni 2018, rispondendo in diretta su Facebook alle domande degli utenti che si collegheranno dalle 20,30 di oggi, 1 marzo, alla pagina del Sole 24 Ore.
Come funziona il Rosatellum in 2 minuti
Come funziona il tagliando antifrode e a che cosa serve? I voti vanno ai singoli partiti o alle coalizioni? Quali sono le soglie di sbarramento? E quali possono essere le insidie di queste schede elettorali? A queste e a tutte le altre domande che i lettori vorranno porre risponder il professor Vigevani.
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