La povert a Roma cresce e investe ceti fino a qualche anno fa indenni: ceto medio, diplomati, persone che ha visto la vita cambiare da un giorno all’altro e che ora si trova in coda per la mensa o per un pacco alimentare. Quasi la met dei nuovi poveri sono italiani. A tracciare un quadro del disagio a Roma la Caritas diocesana nel Rapporto presentato oggi alla Pontificia Universit Lateranense con il Vicario di Roma, monsignor Angelo De Donatis.
Le categorie pi a rischio
Anziani, giovani senza lavoro, famiglie con bimbi disabili: queste le categorie pi a rischio in una citt che deve fare i conti con una emergenza abitativa senza pari in Italia, con trentamila famiglie coinvolte, tra occupazioni abusive, sfratti, richieste di alloggi popolari che attendono anni. Se l’Italia, soprattutto l’universo giovanile, ha accusato perduranti ferite a causa della lunga crisi, Roma anche in questo ‘capitale’, sottolinea Caritas Roma riferendo che il popolo dei senza dimora e dunque “in povert estrema” arriva secondo alcune stime fino a 16mila persone.
Un anziano su tre a rischio povert
Si creata una classe di nuovi poveri – spiega ancora il rapporto Caritas – nelle periferie e nelle classi sociali meno abbienti, ma pure nella classe media a causa di servizi pubblici non sufficienti che scaricano sulla famiglia una spesa sociale sempre crescente. Tra i dati pi preoccupanti quello sugli anziani: uno su tre nella Capitale a rischio povert. Resta poi il dramma dei giovani senza lavoro o precari.
I colpi della crisi
Tra le persone che vivono in strada il 45% sono italiani e il 33,5% possiede un diploma di scuola superiore. Si tratta di persone che fino a poco tempo fa – si spiega sempre nel rapporto – seppure in maniera borderline, risultavano inclusi, capaci di condurre un’esistenza economicamente dignitosa e che all’improvviso (la crisi dell’azienda per cui lavoravano, un licenziamento, una mobilit, un malattia gravosa, una separazione) si trovano ai margini.
Focus su migranti e disabili
Nel Rapporto un capitolo dedicato ai migranti e, dati alla mano, si sottolinea che l’integrazione possibile mentre la cosiddetta invasione non altro che un fantasma. C’ poi il problema disabilit con politiche da rafforzare soprattutto nelle scuole dove si contano 18.274 ragazzi disabili su una popolazione di mezzo milione di studenti. E qui la Caritas mette in evidenza anche una disuguaglianza che non ti aspetti, quella di chi pu accedere alle ripetizioni private e sostenere il suo percorso di studi e chi invece no.
La piaga del gioco d’azzardo
Restano infine anche le dipendenze, dove alla droga e all’alcol, si aggiunge sempre pi con forza quella dal gioco d’azzardo, che nel Lazio ha movimentato 7,9 miliardi di euro nel 2016, calcola Caritas Roma. Di fronte alle sfide attuali – conclude il Rapporto – il volontariato pu favorire e sollecitare relazioni. La nuova sfida dunque andare incontro all’altro
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