Francesco Colla
sabato 21 ottobre 2017 20:30
ROMA – Presentata al Salone di Los Angeles 2016, nuova Mazda CX-5 è sbarcata sul mercato italiano durante la scorsa estate per rinnovare la concorrenza alle varie Hyundai Tucson e Kia Sportage. Per mantenere elevata la desiderabilità della propria bestseller, il marchio giapponese ha lavorato molto sull’estetica, lanciando, con CX-5, un’evoluzione del pluripremiato Kodo Design. E ora il Suv medio è ancora più imponente, senza tuttavia perdere quel fascino da felino pronto al balzo che già caratterizzava la precedente versione.
Stesse dimensioni, con una lunghezza di 4,55 metri, ma il telaio è stato modificato spostando di 3,5 cm il montante A (quello del parabrezza) e usando una maggiore quantità di acciai alto-resistenziali, aumentando la rigidità torsionale del 15,5%.
La parte meccanica rimane pressoché invariata, con i motori benzina 2.0 litri e 2.5 litri affiancati dal diesel 2.2 litri, disponibili anche con la trazione integrale e il cambio automatico 6 rapporti. Dal punto di vista della tecnologia debuttano il portellone posteriore ad azionamento elettronico e il touchscreen da 7 pollici e il G-Vectoring Control, sistema elettronico di regolazione della coppia del motore in relazione all’angolo di sterzata pensato per rendere la guida più fluida e piacevole.
Abbiamo provato la versione top di gamma tra le versioni diesel, la CX-5 Exlusive con motore 2.2 litri da 175 cavalli abbinato alla trazione integrale: prezzo di listino 39.850 euro, aggiungendo il cambio manuale, la vernice metallizzata e gli interni in pelle bianca si arriva a 42.950 euro.
L’abitacolo è decisamente ben realizzato, ogni dettaglio è ben rifinito e assemblato con cura; non una banalità specialmente per una vettura del segmento in questione. Trovare la posizione di guida ideale è semplice, i sedili a regolazione elettronica sono comodi e avvolgenti, il tetto in cristallo regala un ambiente illuminato e rilassante.