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Sarri fa spettacolo e a Milano arriva un derby-verità

Apr 10, 2017

Alessandro Vocalelli

lunedì 10 aprile 2017 08:15

La prima vera notizia è che il campionato si è riaperto in coda, dove tutto sembrava già deciso da tempo. Il Crotone, infilando due successi di seguito, ha invece messo pressione all’Empoli, dimostrando che non bisogna mai darsi per vinti. Corsa ancora aperta anche nelle prime posizioni, dove la Roma continua a viaggiare a meno sei dalla Juve, con il Napoli che non molla e firma il risultato più importante della giornata, passando brillantemente e meritatamente all’Olimpico anche contro la Lazio. Se c’era bisogno di una controprova, è arrivata ieri sera in maniera inequivocabile: Sarri gioca sicuramente il calcio più spettacolare con i suoi triangoli in continuo movimento. I palleggiatori azzurri sono capaci di stordirti, per poi piazzare l’uomo davanti alla porta. Un tiki-taka all’italiana, con Insigne, Mertens e Callejon pronti a sdoppiarsi nel doppio ruolo di rifinitori e finalizzatori. La Lazio, già in difficoltà per le tante e importanti assenze, è rimasta stordita e ha rinunciato alle solite ripartenze. Sarri è rimasto così in scia della Roma, che ha assorbito bene la delusione post derby, conquistando una preziosa vittoria a Bologna. Non è vero, come ha detto in un eccesso di autocritica Spalletti, che la Roma «finora ha fatto ridere». Il campionato, anzi, è stato fin qui di alto livello. Il problema non è nella continuità ma nelle partite a eliminazione diretta. Vero è che anche a Sarri resta solo il campionato. Ma con una notevole ed evidente differenza: il Napoli – primo nel girone con Benfica, Besiktas e Dinamo Kiev – è stato eliminato da squadre oggettivamente più forti in Champons League (il Real Madrid) e – come dice la classifica italiana – più avanti in campionato (la Juve). La Roma, dopo aver perso con il Porto nei preliminari, colpevolmente è stata fatta fuori in Europa League dal Lione (quarto a 20 punti dalla prima in classifica in Francia) e dalla Lazio, che ha undici punti in meno. Tutto è comunque ancora aritmeticamente in gioco, per lo scudetto, per la Champions e per quello che riguarda l’Europa League. Il Milan ha superato di slancio un’Inter improvvisamente svuotata. Sabato c’è il derby e non si lotta più per il titolo, come succedeva fino a qualche tempo fa, ma la posta in palio è alta: la possibile vetrina europea e la supremazia cittadina. Per i due club e per i tifosi non è cosa da poco.

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