• 27 Dicembre 2024 5:41

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Scartati i regali, il 31% degli italiani è pronto a reciclarli

Dic 26, 2024

AGI – Passato il Natale e scartati i regali non tutti sono soddisfatti. Da una ricerca condotta da IPSOS per Confesercenti risulta che il 35% dei nostri connazionali, insoddisfatto per il dono ricevuto, lo metterebbe in vendita su una piattaforma second-hand come Wallapop e il 31%, li impacchetterebbe di nuovo e lo regalerebbe a qualcun altro, evidenzia un’altra indagine, condotta in collaborazione con mUp. Ma qui può nascere un gran bel problema. 

 

“Tante aziende, così come i singoli privati, si trovano a spedire merci pericolose in modo inconsapevole”, spiega Ermanno Vicini Ceo di Serpac, società specializzata nella creazione, sviluppo e vendita di imballaggi ed etichette per il trasporto di merci pericolose.

 

“La continua crescita degli e-commerce e il periodo delle festività natalizie aumenta significativamente il rischio associato a questo tipo di spedizioni. Le merci classificate come pericolose per il trasporto possono essere svariate e, a differenza di quello che si potrebbe pensare, includono anche articoli di uso comune o quasi. Pensiamo ad esempio ai profumatori per ambiente o quelli per persona spediti da e-commerce, oppure a un pacchetto preparato in casa. Questo genere di prodotto è classificato generalmente come liquido infiammabile e quindi soggetto alla normativa per il trasporto di merci pericolose. Ciò significa che tali merci non solo devono essere dichiarate in modo appropriato, ma anche essere imballate e segnalate in conformità con le normative vigenti”.

 

Sapere dunque che quello che si sta spedendo è un prodotto classificato come pericoloso per il trasporto incide attivamente sul processo di imballaggio e segnalazione del collo. 

 

Ma in che modo? “Un normale imballaggio – prosegue l’esperto – non è idoneo per spedire queste merci, ma ne servono di specifici, spesso omologati ONU, progettati, testati e prodotti in riferimento ai regolamenti per il trasporto di merci pericolose. Va ricordato che a seconda della pericolosità della merce, della quantità e di come verrà trasportata (strada, ferrovia, via interna navigabile, mare o aereo) bisognerà imballare e segnalare, con opportuni marchi ed etichette, la spedizione, in accordo ai pertinenti regolamenti come ADR. Proprio nel periodo natalizio sono diversi i prodotti pericolosi che viaggiano. Non si deve pensare solo ai fuochi pirotecnici, il cui utilizzo è comune in questo periodo, ma anche ai profumi per la persona, fragranze per l’ambiente, batterie al litio e ai dispositivi da queste alimentati. Tutti questi generi necessitano di procedure di ‘messa in sicurezza’ per la loro spedizione, soprattutto quando gli stessi non seguono un mercato B2B ma si rivolgono a un mercato B2C”. 

 

Immaginiamo, quindi, di dover inviare questo genere di articoli dal nostro e-commerce a un cliente privato, a un salone di bellezza o dal produttore al distributore. Come dovremmo comportarci per garantire una gestione corretta? 

“È essenziale conformarsi ai regolamenti sul trasporto di merci pericolose. Ciò implica un’attenta gestione delle spedizioni, rispettando le normative sull’imballaggio e sull’etichettatura e marcatura del collo. Vanno verificate le specifiche normative relative ai prodotti da spedire e consigliamo di rivolgersi a esperti per garantire l’uso di imballaggi adeguati e corretti. Questa precauzione non solo garantisce la sicurezza di merci e persone, ma previene anche fermi merce e sanzioni in caso di controlli, garantendo consegne puntuali e risparmiando costi”, conclude Ermanno Vicini.
Il consumatore deve stare attento all’imballaggio anche nel caso in cui per decide di restituire un acquisto fatto online, perché altrimenti si rischia di violare le normative sul trasporto di merci pericolose, oltre che mettere in pericolo le persone e rischiare il blocco della merce.
 

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