• 14 Novembre 2024 17:45

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Via libera al concordato fiscale bis, verso il raddoppio del Bonus Natale

Nov 12, 2024

AGI – Via libera del Cdm al Dl che prevede il nuovo concordato preventivo biennale, con scadenza al 12 dicembre, il testo diventerà presumibilmente un emendamento al Dl Fiscale, che viaggia in parallelo alla manovra. Con le risorse raccolte il governo punta ad abbassare, presumibilmente dal 35 al 33%, l’aliquota del secondo scaglione Irpef. Finora la prima tranche della misura ha incassato 1,3 miliardi, per ampliare lo scaglione stime parlano della necessità di arrivare a 2,5 miliardi.

Il vice premier Antonio Tajani rivendica: “Come richiesto da Forza Italia il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo. Utilizzeremo le ulteriori risorse che entreranno per sostenere il ceto medio, abbassare l’Irpef e far pagare meno tasse alle famiglie italiane”. Per Antonio Misiani del Pd invece “il governo ha inventato il Black Friday fiscale” mentre secondo Marco Grimaldi di Avs “il Governo Meloni continua a dare certezze agli evasori, con loro mantiene sempre la parola”.

C’è attesa intanto per le dichiarazioni di ammissibilità degli emendamenti alla legge di bilancio, i testi segnalati sono attesi per lunedì prossimo. Fonti parlamentari spiegano che era atteso un numero inferiore di emendamenti da parte della maggioranza, 1.200 su 4.500, e che la scrematura potrebbe essere ampia. L’obiettivo sarebbe quello di portare il testo in Aula alla Camera dal 16 dicembre, con il Dl Fiscale già approvato.

 

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti torna sull’incontro fiume di ieri con le parti sociali. “Alcuni hanno confermato incredibilmente lo sciopero. Questo dimostra quanto questa cosa sia senza senso. Quello che non si riesce ad accettare è che noi ci siamo impegnati ad abbassare le tasse e lo stiamo facendo e questa cosa dà tremendamente fastidio. Stiamo facendo le cose con un po’ di intelligenza, non tagliando indiscriminatamente”, incalza il titolare del Mef. Capitolo bonus una tantum.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani fa sapere: “Abbiamo trovato le risorse per arrivare almeno al raddoppio della platea del” cosiddetto bonus Natale, “il governo ha sempre voluto ampliare i beneficiari e quindi ha cercato le risorse per includere parte di chi era rimasto fuori all’inizio”. La misura, circa 100 euro in busta paga per i lavoratori dipendenti, è stata “approvata in Consiglio dei ministri, all’interno del decreto per la riapertura del concordato preventivo”.

Tra gli emendamenti presentati dalla maggioranza FdI ha concentrato la sua attenzione su alcuni temi: revisiori del Mef negli organi di controllo delle aziende che percepiscono sovvenzioni pubbliche, fondi per garantire la prosecuzione della Metro C di Roma da piazzale Clodio alla Farnesina, sostegno alle attività extra scolastiche degli under 14. Due emendamenti del partito della premier chiedono di modificare la norma che introduce dei revisori del Mef negli organismi di controllo di aziende, società ed enti che percepiscono contributi dallo Stato.

Uno dei testi propone di alzare il tetto da minimo da 100mila euro di sovvenzioni a 1 milione di euro. Un altro testo di FdI chiede di istituire un Fondo Dote Famiglia da 30 milioni di euro per la concessione, alle famiglie in possesso dei requisiti, di un contributo di euro 500 l’anno per ciascuno figlio a carico fino a 14 anni per il rimborso delle spese per servizi educativi e sportivi organizzati in orari e periodi extra scolastici.

Tra questi vengono riconosciuti percorsi di sostegno scolastico o apprendimento di lingue straniere; servizi culturali, turistici; percorsi didattici e di educazione artistica e musicale; attività sportive. Un testo scatena la contesa con Iv, per le possibile implicazioni con l’attività di conferenziere internazionale del’ex premier Matteo Renzi. Un emendamento di FdI chiede che i componenti del Governo, parlamentari italiani ed eurodeputati, non possono percepire compensi annui lordi superiori a 50.000 euro derivanti dallo svolgimento di attività svolte nei confronti di soggetti non aventi sede legale in Italia. Fonti di Itala Viva fanno sapere: “Siamo sempre stati dubbiosi sull’efficacia di chi vuole fare leggi ad personam. O presunte tali. Non proporremo nessuna modifica a questo testo. Se pensano che sia legittimo e costituzionale, facciano pure”. 

 

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