• 23 Novembre 2024 6:06

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Impresa della Juventus a Lipsia. In 10 vince 3-2 in rimonta

Ott 2, 2024

AGI – Tra infortuni, episodi da Var a sfavore, un’espulsione e un vortice di emozioni infinito, la Juventus torna da Lipsia con un successo che pesa come un macigno nella seconda giornata di Champions League. Alla Red Bull Arena finisce 3-2 grazie alla giocata di Conceicao dopo che Vlahovic era riuscito a rispondere per due volte alle reti di Sesko. Una vittoria pazzesca per la squadra di Thiago Motta, costretta a due cambi nei primissimi minuti di gioco e rimasta in inferiorità numerica per oltre mezz’ora a causa del rosso rimediato da Di Gregorio (tocco di mano fuori area in uscita). Tantissima sofferenza ma anche enorme cuore e carattere per i bianconeri, a punteggio pieno dopo due turni, mentre i tedeschi restano fermi a 0 dopo la sconfitta all’esordio con l’Atletico Madrid. È un inizio di gara sfortunatissimo per i bianconeri, non in riferimento al risultato ma riguardo l’aspetto fisico: in dieci minuti, infatti, Thiago Motta è costretto a fare meno prima di Bremer (preoccupazione per una torsione innaturale del ginocchio sinistro) e poi di Nico Gonzalez, uscito per un problema alla coscia destra. Nonostante ciò la formazione juventina non si scompone e prova a fare la partita, pur non creando grandi pericoli nei pressi dell’area avversaria.

 

Il primo in assoluto arriva allo scoccare della mezz’ora con una deviazione di Vlahovic sul tiro di Fagioli (parata di Gulacsi), ma dal potenziale vantaggio ospite arriva incredibilmente l’1-0 tedesco con una ripartenza fulminea: Openda lancia per Sesko che controlla di destro e con un mancino terra-aria batte Di Gregorio colpendo anche la traversa. Nel robusto recupero del primo tempo la Juve spinge a caccia del pareggio, gli unici tentativi da fuori di Fagioli e Conceicao però si spengono sul fondo. L’avvio di ripresa dei bianconeri è pressoché perfetto e, dopo aver colpito un palo con Koopmeiners, gli ospiti trovano l’1-1 con una bella zampata di Vlahovic, bravissimo a girare di mancino in controbalzo sul cross da sinistra di Cambiaso. Dopodiché succede veramente di tutto: Openda colpisce un palo, poi viene espulso Di Gregorio per un tocco di mano fuori area (decisivo l’intervento del Var) e sulla punizione seguente, sempre grazie al Var, viene assegnato un rigore al Lipsia per un altro tocco di braccio del neo entrato Douglas Luiz. Sesko fa doppietta dal dischetto riportando avanti i tedeschi, ma tre minuti piu’ tardi, nonostante l’uomo in meno, la Juve pareggia nuovamente con un gioiello di Vlahovic che risponde immediatamente al rivale sloveno.

 

Il vortice di emozioni non si placa e al 53′ Openda centra il secondo legno di serata con un tiro deviato da Kalulu, fallendo una ghiotta chance sul proseguimento d’azione con un destro a giro da posizione invitante. Il difensore ex Milan sarà provvidenziale anche all’80’ con un intervento pazzesco e alla disperata su Nusa, mentre dall’altra parte ci pensa Conceicao ad inventarsi la giocata che ribalta tutto e porta avanti la Juve sul 3-2. Nel finale e nel lunghissimo recupero (9′) c’è ancora da soffrire tantissimo per i bianconeri, bravissimi a stringere i denti e a difendere con le unghie una vittoria dal peso specifico enorme.  

AGI – Tra infortuni, episodi da Var a sfavore, un’espulsione e un vortice di emozioni infinito, la Juventus torna da Lipsia con un successo che pesa come un macigno nella seconda giornata di Champions League. Alla Red Bull Arena finisce 3-2 grazie alla giocata di Conceicao dopo che Vlahovic era riuscito a rispondere per due volte alle reti di Sesko. Una vittoria pazzesca per la squadra di Thiago Motta, costretta a due cambi nei primissimi minuti di gioco e rimasta in inferiorità numerica per oltre mezz’ora a causa del rosso rimediato da Di Gregorio (tocco di mano fuori area in uscita). Tantissima sofferenza ma anche enorme cuore e carattere per i bianconeri, a punteggio pieno dopo due turni, mentre i tedeschi restano fermi a 0 dopo la sconfitta all’esordio con l’Atletico Madrid. È un inizio di gara sfortunatissimo per i bianconeri, non in riferimento al risultato ma riguardo l’aspetto fisico: in dieci minuti, infatti, Thiago Motta è costretto a fare meno prima di Bremer (preoccupazione per una torsione innaturale del ginocchio sinistro) e poi di Nico Gonzalez, uscito per un problema alla coscia destra. Nonostante ciò la formazione juventina non si scompone e prova a fare la partita, pur non creando grandi pericoli nei pressi dell’area avversaria.
 
Il primo in assoluto arriva allo scoccare della mezz’ora con una deviazione di Vlahovic sul tiro di Fagioli (parata di Gulacsi), ma dal potenziale vantaggio ospite arriva incredibilmente l’1-0 tedesco con una ripartenza fulminea: Openda lancia per Sesko che controlla di destro e con un mancino terra-aria batte Di Gregorio colpendo anche la traversa. Nel robusto recupero del primo tempo la Juve spinge a caccia del pareggio, gli unici tentativi da fuori di Fagioli e Conceicao però si spengono sul fondo. L’avvio di ripresa dei bianconeri è pressoché perfetto e, dopo aver colpito un palo con Koopmeiners, gli ospiti trovano l’1-1 con una bella zampata di Vlahovic, bravissimo a girare di mancino in controbalzo sul cross da sinistra di Cambiaso. Dopodiché succede veramente di tutto: Openda colpisce un palo, poi viene espulso Di Gregorio per un tocco di mano fuori area (decisivo l’intervento del Var) e sulla punizione seguente, sempre grazie al Var, viene assegnato un rigore al Lipsia per un altro tocco di braccio del neo entrato Douglas Luiz. Sesko fa doppietta dal dischetto riportando avanti i tedeschi, ma tre minuti piu’ tardi, nonostante l’uomo in meno, la Juve pareggia nuovamente con un gioiello di Vlahovic che risponde immediatamente al rivale sloveno.
 
Il vortice di emozioni non si placa e al 53′ Openda centra il secondo legno di serata con un tiro deviato da Kalulu, fallendo una ghiotta chance sul proseguimento d’azione con un destro a giro da posizione invitante. Il difensore ex Milan sarà provvidenziale anche all’80’ con un intervento pazzesco e alla disperata su Nusa, mentre dall’altra parte ci pensa Conceicao ad inventarsi la giocata che ribalta tutto e porta avanti la Juve sul 3-2. Nel finale e nel lunghissimo recupero (9′) c’è ancora da soffrire tantissimo per i bianconeri, bravissimi a stringere i denti e a difendere con le unghie una vittoria dal peso specifico enorme.  

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