• 20 Settembre 2024 1:39

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Sensore di temperatura dei gas di scarico EGT

Set 5, 2024

Nel sistema di scarico di ogni veicolo moderno, si cela un componente spesso sottovalutato ma di cruciale importanza: il sensore di temperatura dei gas di scarico comunemente chiamato EGT. Questo dispositivo, all’apparenza semplice, svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella regolazione di processi vitali che influenzano le prestazioni del motore, il consumo di carburante e le emissioni inquinanti.

Il funzionamento del sensore di temperatura dei gas di scarico

Il sensore di temperatura dei gas di scarico (EGT), componente essenziale dei moderni sistemi di controllo delle emissioni, è un dispositivo che misura con precisione la temperatura dei gas di scarico in tempo reale. Il sensore può essere installato in diverse posizioni strategiche lungo il sistema di scarico, a seconda delle specifiche del veicolo e delle strategie di controllo delle emissioni. Tra le posizioni più comuni troviamo:

prima della turbina: in questa posizione, il sensore monitora la temperatura dei gas di scarico in uscita dal motore, fornendo informazioni cruciali per la gestione del turbocompressore e la prevenzione del suo surriscaldamento, garantendo così prestazioni ottimali e una maggiore durata del componente;
prima del catalizzatore: il sensore controlla la temperatura dei gas di scarico prima che entrino nel catalizzatore, consentendo alla centralina di ottimizzare il funzionamento di questo componente e garantire una riduzione efficiente delle emissioni nocive, come gli ossidi di azoto (NOx) e il monossido di carbonio (CO);
prima del filtro antiparticolato (DPF): nei motori diesel, il sensore EGT posizionato prima e a volte anche dopo il DPF monitora la temperatura dei gas di scarico per avviare e controllare il processo di rigenerazione del filtro, questo è essenziale per mantenere il DPF efficiente e ridurre le emissioni di particolato;
a monte del filtro antiparticolato benzina ( GPF, OPF e PPF): nei moderni motori a benzina a iniezione diretta, il sensore EGT può essere posizionato prima e dopo il dispositivo. Monitora la temperatura dei gas di scarico per garantire una corretta rigenerazione del filtro, essenziale per ridurre le emissioni inquinanti e mantenere il motore efficiente.

La centralina, grazie alle informazioni provenienti dal sensore EGT, può regolare in modo dinamico e preciso diversi parametri, tra cui la miscela aria-carburante e le emissioni nocive di più motori tra cui diesel, benzina, gpl e metano.

Come riconoscere un sensore EGT difettoso

Un sensore EGT malfunzionante può compromettere seriamente le prestazioni, l’affidabilità e l’impatto ambientale del veicolo. Riconoscere i sintomi di un problema è fondamentale per intervenire tempestivamente ed evitare danni più gravi. Ecco alcuni dei segnali di allarme più comuni:

spie di avaria: l’accensione delle spie di avaria motore, filtro antiparticolato o impianto di accensione può indicare un problema al sensore EGT o a uno dei sistemi che esso controlla;
consumo di carburante elevato: un sensore difettoso può fornire dati errati alla centralina, causando una miscela aria-carburante non ottimale e un conseguente aumento dei consumi;
perdita di potenza: per proteggere il motore da potenziali danni causati da temperature elevate dei gas di scarico, la centralina potrebbe limitare le prestazioni in caso di malfunzionamento del sensore EGT;
problemi in avviamento: se difettoso può compromettere l’avviamento del motore, inviando informazioni errate alla centralina che, a sua volta, potrebbe iniettare una quantità insufficiente o eccessiva di carburante durante la fase di accensione. Questo squilibrio nella miscela aria-carburante può causare difficoltà nell’avviamento, rendendolo difficoltoso o addirittura impossibile;
emissioni elevate: un sensore non funzionante può compromettere il controllo delle emissioni, portando a un aumento delle sostanze inquinanti rilasciate nell’atmosfera, superando i limiti consentiti e compromettendo il superamento della revisione periodica;
problemi di rigenerazione del filtro: se guasto può impedire o compromettere la rigenerazione del filtro, causando il suo intasamento. Questo può portare a una riduzione delle prestazioni, un aumento dei consumi e, nei casi più gravi, danni al motore.

Manutenzione e sostituzione

La manutenzione preventiva è la chiave per garantire il corretto funzionamento e prevenire costosi guasti. Ecco alcuni consigli utili:

utilizzare carburanti di qualità: se di bassa qualità possono contenere impurità che, bruciando, lasciano depositi sul sensore, compromettendone la precisione e la durata. Scegliere carburanti di alta qualità aiuta a mantenere il sensore pulito e funzionante correttamente;
effettuare la manutenzione regolare del veicolo: una corretta manutenzione del motore e del sistema di scarico, comprese le sostituzioni periodiche di filtri aria, olio e carburante, contribuisce a prevenire l’accumulo di depositi e a mantenere il sensore EGT in buone condizioni;
ispezionare visivamente il sensore e i cablaggi: durante le operazioni di manutenzione, controllare lo stato del sensore EGT e dei suoi collegamenti elettrici. Verificare la presenza di danni fisici, corrosione o segni di usura. Se si notano anomalie, consultare un meccanico qualificato.

Quando è necessario sostituirlo

La durata di un sensore EGT può variare significativamente a seconda di diversi fattori, tra cui le condizioni di utilizzo del veicolo, le temperature a cui il sensore è sottoposto, la qualità del carburante utilizzato e le specifiche del modello di sensore installato. In generale, si consiglia di considerare una sostituzione preventiva intorno ai 160.000 km, tuttavia, è fondamentale consultare il manuale del proprietario del veicolo per informazioni più precise sulla durata prevista per il modello specifico.
Naturalmente, in caso di malfunzionamento del sensore, evidenziato dai sintomi descritti in precedenza o da una diagnosi elettronica, è imperativo procedere alla sua sostituzione tempestiva. Un sensore EGT difettoso può compromettere seriamente le prestazioni del motore, aumentare i consumi, causare danni a componenti critici e influire negativamente sulle emissioni del veicolo.

Costo e procedura di sostituzione

Il costo di un sensore di temperatura varia a seconda del modello e della marca del veicolo, nonché del tipo di sensore (termocoppia o termistore). In media, il prezzo del componente si aggira tra i 50 e i 250 euro. La manodopera per la sostituzione può aggiungere ulteriori costi, a seconda dell’officina scelta e della complessità dl lavoro.
La sostituzione può essere effettuata da un meccanico qualificato o, se si dispone delle competenze e degli strumenti necessari, anche autonomamente. Tuttavia, è importante seguire attentamente le istruzioni del produttore e utilizzare gli strumenti adeguati per evitare danni al sensore o al sistema di scarico. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista.

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