AGI – Cento anni fa nasce a Venezia Franco Basaglia psichiatra rivoluzionario e padre della legge 180, la norma che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio dei pazienti istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Grazie alle sue teorie e all’esperienza messa in pratica nei manicomi di Gorizia e Trieste ha ridato diritti e dignità a migliaia di persone. Uomini, donne, ragazzi con Basaglia hanno potuto riprendersi la vita e disporre del proprio tempo.
Da istituzione pensata per difendere i sani dai malati, l’ospedale psichiatrico è diventato il luogo dove persone deboli potevano essere curate liberamente. E Basaglia nell’ospedale psichiatrico di Trieste riesce a realizzare una concreta alternativa al manicomio. Nella primavera del 1980 si ammala e muore a Venezia il 29 agosto. Sono diverse le iniziative in programma a Trieste in questi giorni per ricordare la rivoluzione basagliana, tra eventi, dibattiti, tavole rotonde, promossi in vari luoghi della città: dal Circolo della Stampa al Teatro Miela, dall’ex Opp San Giovanni alla Casa circondariale Ernesto Mari. Per l’occasione saranno in città anche la figlia dello psichiatra, Alberta, e molti dei protagonisti di quegli anni.
Poste Italiane ha comunica che oggi viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo commemorativo di Franco Basaglia, nel centenario della nascita, relativo al valore della tariffa B pari a 1,25 euro. Il francobollo e’ stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato con bozzetto a cura di Emanuela L’Abate. La vignetta raffigura un ritratto di Franco Basaglia.