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Prezzi delle case in calo, la domanda è debole

Nov 22, 2023

AGI – Il prezzo delle case sta scendendo, in quanto la domanda si è indebolita a causa anche delle difficoltà di ottenere un mutuo da parte degli acquirenti come non si registravano dalla fine del 2014. È quanto si evince dall’ultimo sondaggio sul mercato delle abitazioni nel III trimestre condotto da Bankitalia che ha interpellato 1.451 agenti immobiliari.

I canoni di locazione sono indicati in aumento per il III trimestre, ma stabili per quello in corso. Nel dettaglio, nel III trimestre la quota di operatori che esprimono giudizi di stabilità delle quotazioni immobiliari è rimasta preponderante (al 61,3%, dal 63% nella rilevazione precedente), ma la quota di agenti che ravvisano un calo delle quotazioni immobiliari è salita al 28,6% (da 25,5%).

A livello territoriale i giudizi sono più negativi nel Centro-Sud. La percentuale di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione nel III trimestre è scesa all’80,8% (da 84,2% nel secondo), il valore più basso degli ultimi 12 trimestri; rimane preponderante la quota di coloro che hanno venduto solo abitazioni preesistenti (82%). Tra quelli che hanno effettuato almeno una transazione, quasi un agente su due ha venduto un numero inferiore di abitazioni rispetto al trimestre precedente.

Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è rimasto invariato su valori bassi (8,5%); anche i tempi di vendita sono risultati sostanzialmente stabili, sui valori prossimi ai minimi rilevati dall’inizio dell’indagine (5,9 mesi).

La quota di operatori che segnalano difficoltà nell’ottenere un mutuo da parte degli acquirenti è salita al 34,4%, il valore più elevato dalla fine del 2014. Tuttavia, le principali cause di cessazione dell’incarico a vendere restano quelle relative al valore delle offerte ricevute ritenuto troppo basso dal venditore oppure al prezzo richiesto giudicato troppo elevato dai compratori.

La quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario è scesa al 63,4%, il valore più basso dalla fine del 2014. Il rapporto fra l’ammontare del prestito e il valore dell’immobile è invece rimasto su valori elevati, al 77,3%. 

 

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