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Milano, l’Area C diventa “vietata a tutti”

Ott 7, 2023

Martedì sera, dalle sale del Parlamentino del Municipio 1 di Milano è trapelata una decisione che non ha mancato di provocare accese polemiche: il centrosinistra ha approvato una serie di iniziative in materia di mobilità sostenibile da sottoporre al Sindaco Sala, tra cui ci sarebbe l’ulteriore limitazione degli ingressi in Area C.

Secondo quanto riportato dal ‘Corriere’, la proposta prevede di limitare l’accesso in Area C soltanto ai residenti della Ztl e ai veicoli adibiti alle consegne, per cui si ipotizza una limitazione degli orari di ingresso “con privilegio notturno”.

Milano, la proposta per “vietare l’accesso” in Area C

Nella serata di martedì 3 ottobre, il Consiglio del Municipio 1 di Milano – quello che comprende tutti i quartieri del Centro Storico cittadino – ha approvato un documento in tema di mobilità che prevede, tra le altre cose, di “limitare l’accesso al centro storico permettendo l’ingresso in Area C solo ai residenti o ai mezzi di distribuzione in determinate fasce orarie”.

Il disegno è quello di rendere il centro di Milano accessibile esclusivamente ai residenti della Ztl, applicando ulteriori restrizioni di orario per furgoni, corrieri e altri mezzi per le consegne. I consiglieri di centrosinistra, che hanno proposto il provvedimento, ne chiedono la valutazione urgente al Sindaco Beppe Sala con l’obiettivo, spiega il ‘Corriere’, di “concretizzare un piano di attuazione progressivo entro la fine del 2024”.

Area C solo per residenti: la polemica

Nonostante il Sindaco abbia già manifestato le sue perplessità in merito alla proposta, la polemica ha infiammato sin da subito la vicenda: dal centro-destra si sono levate le voci di Samuele Piscina, segretario cittadino della Lega e consigliere comunale, e Anna Maria Pignatti Morano, capogruppo in Municipio 1. “Dopo gli aumenti dei ticket di Area C che entreranno in vigore il prossimo 30 ottobre, e le restrizioni di Area B”, denunciano le opposizioni milanesi, “ci troviamo ancora una volta di fronte alla miope visione sulla mobilità della sinistra”.

Piscina e Morano denunciano con vigore l’assurdità di quella che, a rigor di logica, dovrebbe essere un’acquisizione quasi scontata della transizione ecologica: l’idea del Comune di Milano, accusano le opposizioni, è quella di “far sparire pian piano tutte le auto”. Una miope follia, sostengono le opposizioni, per una città che punta alla realizzazione di un’area con mobilità a emissioni zero entro il 2030 e che si trova nel cuore della zona più inquinata d’Europa.

Secondo i consiglieri che si oppongono alla valutazione della misura proposta dal centrosinistra milanese, “a essere colpiti sarebbero gli anziani con necessità di recarsi presso le strutture sanitarie o i servizi del centro” ma anche “i commercianti che subirebbero la diminuzione dei clienti, gli artigiani che devono circolare durante tutto l’arco della giornata per trasportare materiale pesante, i lavoratori che devono necessariamente utilizzare l’auto per garantire spostamenti celeri”.

Fonte: ANSA/MATTEO CORNERMilano, la proposta del centrosinistra per la limitazione degli accessi in Area C fa discutere

La città del futuro: spazio ai milanesi, non alle loro auto

La posizione dei dem del Municipio 1 è affidata a Lorenzo Pacini, assessore al Verde e Arredo Urbano: “Tra i nostri compiti non c’è solo riparare le buche”, fa notare, “ma stilare delle linee di indirizzo per immaginare la Milano del futuro: per noi è prioritario ridurre il più possibile le auto in centro”.

“Anche perché i dati di Area C dimostrano che il pagamento del ticket di ingresso non serve a ridurre il numero di veicoli che ogni giorno entrano”, spiega l’assessore riportato dal ‘Corriere’, “bisogna superare il concetto dei 5 euro e andare verso la pedonalizzazione”.

“Guardare al futuro di Milano vuol dire immaginare una città metropolitana che si libera delle auto per lasciare spazio a lavoratori, pedoni, ciclisti, famiglie, commercianti”, spiega Pacini, “spazio a loro, ai loro polmoni e alle loro gambe, non alle loro auto”. “Questa cosa la possiamo fare in tanti modi. Aumentando trasporto pubblico (più efficiente e meno costoso), costruendo ciclabili e dando l’alternativa vera all’auto”, prosegue il consigliere.

Le polemiche però hanno fatto inevitabilmente più rumore delle buone intenzioni, così l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, ha dichiarato che quello in discussione “non è un argomento all’ordine del giorno”. Il Sindaco Beppe Sala, dal canto suo, ha smorzato gli entusiasmi dei colleghi di partito chiedendo maggiore equilibrio: “Non vorrei mai essere il più intelligente dei perdenti, non c’è gusto se si lascia il Paese in mano agli altri”.

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