• 26 Novembre 2024 11:22

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Zerocalcare infiamma i social: “A Roma la panna sul gelato è gratis, a Milano no”

Giu 22, 2023

AGI  – La serie Netflix, già cult, “Questo mondo non mi renderà cattivo” di Zerocalcare, che segue la precedente “Strappare lungo i bordi”, sta facendo parlare e discutere l’opinione pubblica, ponendo un interrogativo epocale, scrive il Gambero Rosso, rivista golosa attenta ai gusti enogastronomici delle persone, quelle “animate” non escluse: “Panna compresa nel prezzo oppure no”?

Scrive la rivista gourmet che “un’intera scena della prima puntata è stata girata in una gelateria e durante il dialogo fra Zerocalcare e Secco vengono inquadrate varie lavagnette indicanti i gusti dei gelati”. A richiamare l’attenzione, però, “tra un gelato alla trippa e la crema ‘de nonna Pia’, è la frase: ‘La panna è gratis perché non stamo a Milano’”. I social si sono scatenati.

Si tratta infatti di una vera e propria frecciatina subliminale, ma in assoluta bella vista, tra una manciata di fotogrammi, non passata inosservata al pubblico social e che ha suscitato reazioni emotive contrastanti: “Dopo 23 anni che vive a Milano, il mio compagno romano ancora sbrocca per sta cosa che a #milano la panna si paga, mentre a Roma è gratis!!!”, una tra le tante annotazioni.  

Il dibattito s’è subito infuocato e la polemica ora verte su “quale città la panna viene fatta pagare e se sia giusto o meno aggiungere questa voce sullo scontrino”. Annota il Gambero che il gelato tuttavia torna protagonista di un equivoco virtual-verbale, in quanto già nella serie precedente, “Strappare lungo i bordi”, l’intercalare del personaggio Secco “s’annamo a pija un gelato”, riproposto anche in questa seconda serie, venne frainteso come “una frase in codice” per indicare una “non ben identificata sostanza stupefacente”. Ed è stato lo stesso Zerocalcare, in un’intervista con Alessandro Cattelan, a dover smentire lo “stupefacente” riferimento.

Ma qui la panna è panna, non “zucchero”. A Milano si paga e a Roma no. E il vero dilemma resta irrisolto: perché a Roma non ha sovrapprezzo e a Milano sì? Anche il giornale gourmet non risolve l’enigma. Sarà lo stesso Zerocalcare a scioglierlo, forse, nel corso di una prossima intervista?

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close