AGI – Per la prima volta in uno Slam Lorenzo Musetti sfida Carlos Alcaraz: sul campo intitolato allo storico presidente della Federtennis francese, Philippe Chatrier, il 21enne toscano numero 18 del ranking Atp (ma virtualmente gia’ 17) cerca i quarti di finale contro il numero 1 al mondo. Il loro confronto solo erroneamente potrebbe essere definito la rivincita della finale di Amburgo 2022 (l’unico loro confronto nel circuito principale) quando il gioiellino azzurro meravigliò il mondo tennistico sconfiggendo e pure con un certo agio il debordante murciano.
Quella fu una finale, per quanto prestigiosa, ma di un torneo di terzo livello (Amburgo è un 500) disputata sulla terra quando la stagione sulla terra volge al termine e al meglio dei tre set. L’incontro di oggi sarà invece il primo confronto sulla lunghezza nobile dei cinque possibili set, quando il rendimento di tutti sulla terra raggiunge l’apice e soprattutto in un momento in cui entrambi i giocatori stanno mostrando il loro miglior tennis dell’anno.
Carlos Alcaraz on facing Lorenzo Musetti at Roland Garros:
“I was watching him before my match. He won minutes before I started playing. I know him very well. We played a lot of tournaments when we were kids. We played last year. He beat me. I’m going to take revenge now.” pic.twitter.com/kxBerPnSde
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter)
June 2, 2023
Alcaraz nel turno precedente ha letteralmente massacrato Shapovalov mostrando una condizione fisica pressoché perfetta e la consueta predisposizione a finalizzare con un armamentario completo di colpi di tocco e di precisione la sua superiorità sul piano della pura potenza.
Musetti, dal canto suo, sta offrendo di gran lunga la miglior immagine di sé dell’anno e forse di sempre. Le incertezze dei primi mesi del 2023 sono dimenticate e, in modo speculare rispetto all’avversario, Lorenzo pare aver potenziato e pure implementato con nuove parabole il suo gioco da fondo facilitando cosi’ le finalizzazioni sotto rete e di tocco che da sempre rappresentano il suo marchio di fabbrica.
Dice Daniil Medvedev (inviperito con gli organizzatori del Roland Garros e pure con Atp e Wta che, a suo dire, vorrebbero favorire in tutti i modi i successi di Alcaraz e Swiatek, forse in funzione anti-russa) che l’esito della partita è tutt’altro che scontato. Perché Musetti dispone delle armi per mettere in difficoltà la potenza di Alcaraz.
Tutto vero. Ma in particolar modo è da verificare quanto infastidirà lo spagnolo il rovescio alto-altissimo di Lorenzo: un colpo che spedisce l’avversario lontano dalla riga di fondo e al quale, comunque, non si può rispondere con pura violenza. Un colpo antico, più frequente a vedersi nei match femminili che non in quelli maschili e che, chissà, potrebbe essere davvero la chiave per impedire allo spagnolo di fare ciò che gli riesce meglio: “salire sopra” all’avversario impedendogli di pensare.
Difficile non prevedere che si tratterà un match in grado di svelare quali saranno le gerarchie del tennis maschile nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Forse anche un match molto spettacolare, di quelli destinati a essere ricordati. Musetti a Parigi, quando era ancora un ragazzino, si svelo’ al mondo dando spettacolo e issandosi due set a zero su Djokovic: quella di domani potrebbe essere per lui un’altra tappa parigina verso la gloria.
AGI – Per la prima volta in uno Slam Lorenzo Musetti sfida Carlos Alcaraz: sul campo intitolato allo storico presidente della Federtennis francese, Philippe Chatrier, il 21enne toscano numero 18 del ranking Atp (ma virtualmente gia’ 17) cerca i quarti di finale contro il numero 1 al mondo. Il loro confronto solo erroneamente potrebbe essere definito la rivincita della finale di Amburgo 2022 (l’unico loro confronto nel circuito principale) quando il gioiellino azzurro meravigliò il mondo tennistico sconfiggendo e pure con un certo agio il debordante murciano.
Quella fu una finale, per quanto prestigiosa, ma di un torneo di terzo livello (Amburgo è un 500) disputata sulla terra quando la stagione sulla terra volge al termine e al meglio dei tre set. L’incontro di oggi sarà invece il primo confronto sulla lunghezza nobile dei cinque possibili set, quando il rendimento di tutti sulla terra raggiunge l’apice e soprattutto in un momento in cui entrambi i giocatori stanno mostrando il loro miglior tennis dell’anno.
Carlos Alcaraz on facing Lorenzo Musetti at Roland Garros: “I was watching him before my match. He won minutes before I started playing. I know him very well. We played a lot of tournaments when we were kids. We played last year. He beat me. I’m going to take revenge now.” pic.twitter.com/kxBerPnSde — The Tennis Letter (@TheTennisLetter)
June 2, 2023
Alcaraz nel turno precedente ha letteralmente massacrato Shapovalov mostrando una condizione fisica pressoché perfetta e la consueta predisposizione a finalizzare con un armamentario completo di colpi di tocco e di precisione la sua superiorità sul piano della pura potenza.
Musetti, dal canto suo, sta offrendo di gran lunga la miglior immagine di sé dell’anno e forse di sempre. Le incertezze dei primi mesi del 2023 sono dimenticate e, in modo speculare rispetto all’avversario, Lorenzo pare aver potenziato e pure implementato con nuove parabole il suo gioco da fondo facilitando cosi’ le finalizzazioni sotto rete e di tocco che da sempre rappresentano il suo marchio di fabbrica.
Dice Daniil Medvedev (inviperito con gli organizzatori del Roland Garros e pure con Atp e Wta che, a suo dire, vorrebbero favorire in tutti i modi i successi di Alcaraz e Swiatek, forse in funzione anti-russa) che l’esito della partita è tutt’altro che scontato. Perché Musetti dispone delle armi per mettere in difficoltà la potenza di Alcaraz.
Tutto vero. Ma in particolar modo è da verificare quanto infastidirà lo spagnolo il rovescio alto-altissimo di Lorenzo: un colpo che spedisce l’avversario lontano dalla riga di fondo e al quale, comunque, non si può rispondere con pura violenza. Un colpo antico, più frequente a vedersi nei match femminili che non in quelli maschili e che, chissà, potrebbe essere davvero la chiave per impedire allo spagnolo di fare ciò che gli riesce meglio: “salire sopra” all’avversario impedendogli di pensare.
Difficile non prevedere che si tratterà un match in grado di svelare quali saranno le gerarchie del tennis maschile nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Forse anche un match molto spettacolare, di quelli destinati a essere ricordati. Musetti a Parigi, quando era ancora un ragazzino, si svelo’ al mondo dando spettacolo e issandosi due set a zero su Djokovic: quella di domani potrebbe essere per lui un’altra tappa parigina verso la gloria.